Il comizio infuocato di Trump in Georgia
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L'esperto di sicurezza Victor Gevers ha digitato lo slogan "maga2020!" e al quinto tentativo è riuscito ad accedere al profilo del presidente, ma...
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Non capita spesso di ricevere un messaggio di ringraziamento dalla Cia o dall'Fbi. Ma se il destinatario riesce ad accedere al profilo Twitter ufficiale del presidente americano - senza commettere reati ma semplicemente indovinando la password - e poi segnala lo scarso livello di sicurezza dell'account, il "grazie" è meritato. Chi potrà raccontarlo - come riporta il quotidiano De Volkskrant - è l'olandese Victor Gevers, esperto di sicurezza informatica. Il codice d'accesso indovinato è stato "maga2020!", ma Twitter smentisce l'accaduto.
Al quinto tentativo - Gevers è riuscito a entrare nel profilo di Trump al quinto tentativo, scrivendo "maga2020!" (acronimo che sta per lo slogan trumpiano "make America great again"). In un attimo, si è ritrovato a gestire un account da 87 milioni di follower. "Mi aspettavo di essere bloccato dopo quattro prove o che almeno mi venissero chieste informazioni aggiuntive", ha raccontato il ricercatore al quotidiano olandese.
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I ringraziamenti - Per Gevers si tratta di un bis: già nel 2016 riuscì nella stessa impresa sempre ai danni di Trump, che allora era un semplice candidato alla Casa Bianca, usando un'altra celebre frase trumpiana, “yourefired”. Dopo l'impresa, il ricercatore ha cercato di contattare via Twitter il team della campagna elettorale di Trump per segnalare la falla, taggando anche la casa Bianca, la Cia e l'Fbi, inizialmente senza successo. Solo dopo due giorni - stando al racconto di Gevers - i Servizi lo hanno contattato per ringraziarlo.
La versione di Twitter - Twitter però nega la sua ricostruzione. Un portavoce del social ha smentito quanto riportato dal giornale: "Abbiamo aumentato le misure di sicurezza per un gruppo di profili importanti: account americani legati alle elezioni, inclusi rami federali del governo".