Cercherà di strappare la nomination repubblicana a Trump. L'annuncio ufficiale è avvenuto durante una diretta sul profilo Twitter di Elon Musk, che è stata segnata da problemi tecnici
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Negli Usa il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha annunciato ufficialmente la sua campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2024. Durante una diretta sul profilo Twitter di Elon Musk, iniziata con quasi mezz'ora di ritardo a causa di problemi tecnici e sovraccarico dei server, DeSantis ha affermato di volersi candidare per "guidare il grande ritorno degli Stati Uniti". Il governatore repubblicano aspira a diventare il primo presidente italo-americano degli Usa, strappando la nomination a Donald Trump che prende in giro il rivale per i disguidi Twitter.
Gli Stati Uniti devono tornare ad avere "il coraggio e la forza per vincere", ha detto DeSantis, annunciando la campagna elettorale per la sua corsa alla Casa Bianca nel 2024. Il governatore ha affermato di voler essere un presidente "energico", che saprà affrontare al meglio quelli che sono "i veri problemi del Paese, che non sta andando nella giusta direzione". Il suo obiettivo, ha aggiunto, è quello di "costruire una economia dove i lavoratori statunitensi possano avere uno standard di vita adeguato".
DeSantis ha anche lanciato alcune critiche indirette all'ex presidente Donald Trump, affermando che "governare non è intrattenimento, non significa di fare di se stessi un brand: quello che conta sono i risultati". Senza fare mai il nome di Trump, il governatore della Florida ha sottolineato che "le promesse politiche non servono a nulla, se i repubblicani continuano a perdere".
"Abbiamo rotto internet", ha provato a sdrammatizzare il governatore della Florida a proposito dei disguidi tecnici che hanno segnato l'annuncio della discesa in campo. Della debacle comunicativa ha approfittato la campagna elettorale di Joe Biden. In un post pubblicato sull'account Twitter utilizzato dal presidente Usa per la sua rielezione, venivano invitati gli elettori Dem a fare donazioni. "Questo link" funziona, era la didascalia che corredava un'immagine della coppia Biden-Harris.
Sfottò anche da Donald Trump, che sul suo social Truth ha scritto, "ha il colletto della camicia troppo largo", dopo che in altri post l'ex presidente aveva accusato "Ron DeSanctus" di essere "sleale", bollandolo come un "Rino" (Republican in name only) l'appellativo con il quale vengono definiti in maniera dispregiativa i "finti repubblicani". Trump ha ironizzato anche sui problemi tecnici che hanno segnato la diretta sul social media Twitter: "Wow! Il lancio di DeSanctus (sic) su Twitter
è stato un disastro! La sua intera campagna sarà un disastro. State a vedere!", ha scritto.
Il 44enne governatore della Florida si unisce alla pattuglia degli altri candidati già dichiarati, che intendono contendere all'ex presidente la nomination del partito e rilanciare il Gop verso una nuova fase post-Trump. Tra tutti, DeSantis è considerato l'avversario più temibile per il tycoon, proprio per il suo profilo di conservatore di "destra", pur proponendosi come una versione "più presentabile" di Trump. Nell'ultimo anno, anche in preparazione di una possibile candidatura, DeSantis si è distinto nel fare approvare in Florida una serie di leggi che ridimensionano i diritti Lgbtq, o in chiave anti-immigrazione e pro-armi.
Anche i sondaggi, pur confermando il vantaggio dell'ex presidente per la nomination repubblicana, accreditano DeSantis come lo sfidante più forte, rispetto alle candidature dell'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley, al senatore della South Carolina Tim Scott, all'imprenditore Vivek Ramaswamy o all'ex governatore dell'Arkansas Asa Hutchinson. Altra candidatura attesa nelle prossime settimane è quella dell'ex vice presidente Mike Pence.