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Tra venerdì e sabato altri due oggetti non identificati erano stati abbattuti dopo aver sorvolato l'Alaska e il Canada. L'allarme poi rientrato sul lago Michigan: chiuso lo spazio aereo
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Nuovi allarmi nei cieli degli Stati Uniti. Il Pentagono ha abbattuto un altro oggetto non identificato ad alta altitudine sul lago Hurhn, che si trova tra Usa e Canada. Lo riferisce la Cnn, citando fonti militari e del Congresso. L'oggetto, conferma il Pentagono, è stato abbattuto da un F-16 per le sue potenziali capacità di sorveglianza e per aver volato in prossimità di siti militari Usa sensibili. Intanto Pechino fa sapere che "dal 2022, palloni Usa ad alta quota hanno sorvolato illegalmente lo spazio aereo cinese per più di 10 volte senza l'approvazione delle autorità cinesi competenti".
L'oggetto non identificato è stato abbattuto su ordine di Joe Biden "per cautela". Lo riferiscono dirigenti americani. L'Ufo avrebbe avuto una struttura ottagonale ed è stato avvistato inizialmente in Montana, dove sabato era stato chiuso temporaneamente lo spazio aereo.
Nel fine settimana altri due oggetti non identificati erano stati abbattuti venerdì in Alaska e sabato in Canada, in coordinamento col premier Trudeau. "Sono probabilmente palloni aerostatici ma molto più piccoli del primo", quello neutralizzato dal Pentagono una settima fa al largo delle coste del South Carolina, ha rivelato il leader della maggioranza dem al Senato Chuck Schumer in un'intervista alla Abc, dopo aver ricevuto un briefing dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Poche ore dopo Schumer è stato corretto, se non smentito, dalla Casa Bianca: "Gli oggetti abbattuti su Alaska e Canada nei giorni scorsi non assomigliavano al pallone di sorveglianza cinese abbattuto al largo della costa del South Carolina del Sud ed erano molto più piccoli", ha precisato un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale. "Non aggiungeremo dettagli fino a quando non saremo in grado di recuperare i detriti, su cui stiamo lavorando", ha aggiunto. Una tirata d'orecchie pesante, un monito a essere prudenti e a non fare fughe in avanti, anche per evitare accuse o sospetti di mancata trasparenza contro un'amministrazione già accusata dai repubblicani di aver reagito con colpevole ritardo sul pallone-spia.
L'incidente arriva mentre gli Usa hanno chiuso temporaneamente altre due volte lo spazio aereo, sabato in Montana per un'anomalia radar senza poi riscontri e domenica sul lago Michigan per non meglio precisati "motivi di difesa nazionale". Nel frattempo il Global Times, tabloid affiliato al partito comunista cinese, riferisce che "le autorità marittime della provincia dello Shandong, nella Cina orientale, hanno annunciato oggi di aver avvistato un oggetto volante non identificato sulle acque vicino alla città costiera di Rizhao e si stanno preparando ad abbatterlo, ricordando ai pescatori di stare al sicuro tramite messaggi". Rivelazione fatta solo su Twitter e senza altre fanfare in Cina, tanto da alimentare in molti il sospetto di una provocazione.
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Dei primi due 'Ufo' sui cieli nordamericani per ora si sa solo che entrambi, privi di apparenti equipaggiamenti spia, volavano a 40mila piedi di altitudine (12mila metri), avevano una forma cilindrica e la grandezza di una Volkswagen Beetle, mentre il pallone-spia - dotato di apparecchiature di sorveglianza - era alto come tre bus allineati e pesava oltre una tonnellata.
Se si accertasse che anche i due ultimi 'Ufo' appartenevano alla flotta di decine di dirigibili che hanno sorvolato cinque continenti (Europa compresa) nell'ambito del vasto programma di sorveglianza gestito sin dal 2018 dall'esercito cinese, Joe Biden non potrebbe più tentare di mettere il primo episodio sotto il tappeto. E dovrebbe ammettere che la Cina ha beffato per anni l'Occidente facendo passi da gigante nella nuova frontiera del 'near space' (lo spazio vicino tra la superficie della terra e l'orbita bassa), probabilmente usando tecnologia 'western made'.