L'uomo era a processo per il suo ruolo nella rapina del 1978 all'aeroporto Jfk, definita all'epoca "la più grande rapina della storia degli Usa"
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Dopo tre giorni di camera di consiglio i giurati di un tribunale di Brooklyn hanno assolto Vincent Asaro, il gangster mafioso legato alla famiglia Bonanno. L'uomo, 80 anni, era a processo per il suo ruolo nella rapina all'aeroporto Jkf nel 1978 e che all'epoca, con un bottino di 6 milioni di dollari, fu definita la più grande nella storia degli Usa e ha ispirato il film "Quei bravi ragazzi" di Martin Scorsese.
Le accuse nei confronti di Asaro andavano dalla rapina all'omicidio. I giurati hanno ascoltato le deposizioni di diversi testimoni dell'accusa, tra cui il cugino dell'imputato, Gaspare Valenti il quale, rompendo le regole sull'omertà, accettò di diventare un informatore e di raccogliere informazioni contro Asaro.
E' stato proprio Valenti a farsi avanti con nuove informazioni sulla rapina al Jfk, diventando un informatore dell'Fbi per 3mila dollari al mese e accettando di indossare un microfono per registrare segretamente l'imputato. Ed è stato sempre Valenti a raccontare in tribunale il primo omicidio commesso da Asaro insieme a Jimmy Burke, che la polizia ha per anni sospettato di essere il cervello della rapina al Jfk (ruolo poi interpretato da Robert De Niro nel film di Scorsese).
Nel 1969, i due, secondo la testimonianza di Valenti, uccisero Paul Katz, strangolato con un guinzaglio per cani perché sospettato di essere un informatore. "Li aiutai a seppellire il cadavere sotto un blocco di cemento", ha testimoniato Valenti. Ma la giuria, dopo 4 settimane di processo, ha respinto la tesi dell'accusa: Asaro così evita il carcere.