CONFRONTO AD ATLANTA

Usa, confronto tra i candidati dem: "Andiamo oltre le critiche a Trump" | Joe Biden: "Riprendiamoci il Paese"

Ad Atlanta è andato in scena il quinto confronto tra i candidati in corsa per la candidatura dem alla Casa Bianca per il 2020

21 Nov 2019 - 12:18

I candidati democratici alla Casa Bianca sono saliti sul palco ad Atlanta per il loro quinto dibattito. Sul palco erano in dieci. Bernie Sanders ha invitato a non farsi logorare da Trump: "Dobbiamo fare di più oltre ad opporci al presidente più corrotto della storia". Joe Biden ha attaccato Pechino e Riad sui diritti umani e ha esortato: "Riprendiamoci il Paese", Elizabeth Warren si è detta favorevole al "diritto dell'aborto".

Dopo il ritiro di Beto O'Rourke e Bill de Blasio e la mancata qualificazione all'evento di Julian Castro, al dibattito hanno partecipato Joe Biden, Bernie Sanders, Pete Bittigieg, Elizabeth Warren, Cory Booker, Kamala Harris, Andrew Yang, Tom Steyer, Tulsi Gabbard e Amy Klobuchar.

Sul dibattito ha pesato lo spettro dell'impeachment, che ne ha offuscato l'importanza, mentre il convitato di pietra è stato Michael Bloomberg, l'ex sindaco di New York che sta valutando una sua possibile candidatura. Secondo i candidati dem il presidente va messo in stato di accusa percheé nessuno è sopra le legge. Ma Bernie Sanders avverte: va bene l'impeachment ma "non dobbiamo lasciarci consumare da Trump altrimenti perdiamo" alle elezioni.

DONNE PROTAGONISTE Nel dibattito le donne sono le vere protagoniste, anche in termini numerici, fra le quattro moderatrici e le candidate. Il confronto vede affermarsi Pete Buttigieg, il sindaco di South Bend attualmente in testa ad alcuni sondaggi in Iowa, e lo stesso Sanders. Delude invece Joe Biden che, fra diverse gaffe, non brilla. Sotto tono anche Elizabeth Warren: la senatrice non riesce a imporsi nel corso delle due ore di dibattito e non riesce a difendere in pieno tutti i suoi piani per rilanciare l'America. Kamala Harris cerca senza grande successo di trovare il tocco magico che aveva all'inizio della campagna elettorale. Cory Booker è defilato: l'unico momento di notorietà lo conquista proponendo la legalizzazione della marijuana e stuzzicando Biden al riguardo. L'ex vice presidente ha detto in passato che si tratta di un passo troppo grande che rischia di aprire i cancelli alla droga. "Ho pensato che eri fatto quando lo hai detto. La marijuana e' gia' legale in questo paese per i privilegiati" dice Booker. Biden viene ripreso anche da Harris: con orgoglio dal palco del dibattito ad Atlanta, l'ex vice presidente dice di essere stato appoggiato dall'unica donna afroamericana eletta in Senato. Harris, senatrice nera, stupita apre le braccia e prima di scoppiare in una risata gli replica: "Non e' vero, ne hai una qui".

IL COLPO D'ALA DI BIDENL'ex vicepresidente Joe Biden riesce a spiccare sui rivali solo pochi istanti riuscendo a mostrare la forza della sua esperienza. Lo fa criticando l'Arabia Saudita e la Cina sui diritti umani, facendo diretto riferimento anche agli uiguri. Sanders e Biden fanno fronte comune su eventuali indagini nei confronti di Trump al termine della sua presidenza: "Se fossi alla Casa Bianca non le ordinerei, è una decisione che il Dipartimento di Giustizia deve assumere in modo indipendente" dice Biden, incassando l'appoggio di Sanders. Buttigieg evita gli attacchi per tutta la prima ora del dibattito, poi viene incalzato dalle rivali Klobuchar, Harris e Tulsi Gabbard. 'Mayor Pete", cosi' come e' conosciuto, si difende mostrandosi sicuro di se' sotto pressione. "Su questo palco ci sono piu' di 100 anni di esperienza di Washington e guardate dove siamo!" dice a Klobuchar che, pur lodandolo, non lo ritiene abbastanza di esperienza per poter sfidare Trump e batterlo. Buttigieg si difende anche dall'attacco di Harris, che lo riprende per aver pubblicato una foto di una donna afroamericana del Kenya per portare avanti la sua campagna per l'affermazione delle donne.

BUTTIGIEG EVOCA OBAMA Ammettendo le sue difficoltà con gli elettori afroamericani, sui quali non riesce a fare breccia, e di non essere mai stato discriminato per il colore della pelle, Buttigieg spiega però come il suo essere gay lo abbia talvolta fatto sentire un estraneo nel suo stesso paese, un "escluso e un emarginato". Il sindaco di South Bend poi si rivolge direttamente agli americani: per battere Trump serve qualcosa di diverso e di "nuovo. Io non gioco a golf e sono probabilmente la persona più povera su questo palco" dice evocando Barack Obama e la sua capacità di unire. "Non corro solo per sconfiggere Donald Trump, ma per aprire l'era del dopo Trump. Perché va bene l'impeachment ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo raccogliere i pezzi e unire il paese".

BLOOMBERG CONVITATO DI PIETRA Nessun riferimento durante le due ore di confronto a una possibile candidatura di Michael Bloomberg, l'altro convitato di pietra. Il prossimo appuntamento fra i candidati e' ora in dicembre, pochi giorni prima di Natale, a Los Angeles. E chissà forse se per quel momento la platea degli aspiranti si sara' ridotta, aprendo cosi' la porta a un dibattito piu' serio con tempi non piu' confinati a 75 secondi per risposta.

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