Il segretario di Stato americano ha incontrato anche il suo omologo Wang Yi e il ministro della Pubblica sicurezza Wang Xiaohong. Dopo la distensione, l'avvertimento: "Pechino smetta di fornire materiale ai russi, altrimenti agiremo"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato a Pechino il presidente cinese Xi Jinping. In questa occasione, Xi ha detto che i due Paesi dovrebbero essere "partner, non rivali" aggiungendo che ci sono ancora una "serie di questioni" da rivolvere nelle relazioni, riferiscono i media statali cinesi. Inoltre ha chiarito che "c'è ancora spazio per ulteriori sforzi". Blinken ha tuttavia avvertito Pechino che, se non smetterà di fornire alla Russia materiale utilizzato nella guerra in Ucraina, gli Stati Uniti "agiranno".
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Alle sue controparti cinesi, Blinken ha aggiunto che le autorità del Dragone "stanno contribuendo ad alimentare la più grande minaccia" alla sicurezza europea dai tempi della Guerra Fredda, anche se non ha chiarito quali misure gli Stati Uniti siano pronti ad adottare. Nei giorni scorsi il Dipartimento di Stato aveva evocato sanzioni.
La Cina, ha inoltre detto Xi al segretario di Stato americano, spera che gli Stati Uniti abbiano una "visione positiva" dello sviluppo del suo Paese. "Ci auguriamo che anche gli Stati Uniti possano avere una visione positiva dello sviluppo della Cina", ha detto Xi, secondo la Cctv. "Quando questo problema fondamentale sarà risolto... le relazioni potranno davvero stabilizzarsi, migliorare e andare avanti", ha aggiunto.
Usa e Cina "avranno i primi colloqui sull'intelligenza artificiale", ha detto Blinken, parlando nella conferenza stampa alla chiusura della sua visita di tre giorni in Cina. SI tratta di un primo passo importante per la ricerca di un terreno comune di regolamentazione.
Blinken ha poi affermato che gli Stati Uniti hanno prove che la Cina stia cercando di "influenzare e probabilmente interferire" con le imminenti elezioni presidenziali, nonostante l'impegno di Xi Jinping a non farlo. "Abbiamo visto, in generale, prove di tentativi di influenzare e probabilmente di interferire, e vogliamo assicurarci che ciò venga interrotto il più rapidamente possibile". Il segretario di Stato ha aggiunto che "qualsiasi interferenza da parte di Pechino nelle nostre elezioni è qualcosa a cui guardiamo con molta attenzione ed è totalmente inaccettabile per noi, quindi volevo assicurarmi che ascoltassero di nuovo quel messaggio".
Il capo della diplomazia americana ha anche avuto all'inizio della giornata un incontro di oltre cinque ore e mezza con il suo omologo Wang Yi, uno scambio che Blinken ha definito "approfondito e costruttivo". Blinken ha auspicato miglioramenti dei rapporti fra i due Paesi ed ha affermato che sarebbe stato "molto chiaro, molto diretto" e di sperare "in qualche progresso sulle questioni concordate dai nostri presidenti". Wang, da parte sua, ha replicato che le relazioni Cina-Usa "stanno cominciando a stabilizzarsi", rimarcando però di vedere "allo stesso tempo che i fattori negativi nel rapporto continuano ad aumentare".
In un incontro con il ministro della Pubblica sicurezza Wang Xiaohong, a capo della polizia cinese, Blinken ha affrontato, invece, questioni relative alla cooperazione antinarcotica. A gennaio è stati inaugurato a Pechino il gruppo di lavoro bilaterale antinarcotici, con un focus sui precursori chimici per ottenere il fentanil, un oppioide sintetico più potente dell'eroina.