Una scarica elettrica, in seguito a un fulmine, è all'origine di un "nuovo straordinario materiale, finora sconosciuto". Lo rende noto l'Università di Firenze, spiegando che si tratta di un quasicristallo, individuato da Luca Bindi, docente di Mineralogia e attuale direttore del Dipartimento di Scienze della terra dell'ateneo fiorentino, grazie alla strumentazione dei laboratori universitari. La scoperta è stata fatta in collaborazione con i ricercatori della Princeton University, del Caltech e della University of South Florida ed è illustrata nel nuovo numero di Pnas. "Il campione che abbiamo analizzato - spiega Bindi - si era formato probabilmente dalla fusione di sabbia e materiale di una linea elettrica abbattuta da una potente scarica di un fulmine. La presenza di vetro siliceo suggerisce che abbia raggiunto temperature di almeno 1.710 °C".