Inspiegabile la tragica fine di Kelsey Qayle, 28 anni, ad Atlanta, Georgia. La giovane si era trasferita da poco nella città con il fidanzato
E' stata ferita da un colpo d'arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto e per lei è sopraggiunta la morte cerebrale. E' accaduto a Kelsey Quayle, 28 anni, modella, negli Stati Uniti, a Clayton County, in Georgia. Ma sull'effettiva dinamica dei fatti è ancora mistero fitto. Perché qualcuno ha sparato alla giovane? La volevano uccidere? E' stato un tragico errore? La famiglia chiede la verità.
La ricostruzione - Secondo la ricostruzione della polizia, scrive il Daily Mail, la donna guidava sulla corsia opposta alla direzione di marcia quando ha causato un incidente che ha coinvolto tre auto, subito dopo essere stata colpita mentre era al volante della sua Mazda 626.
La sorella: "Non aveva nemici" - La Quayle si era trasferita in Georgia da pochi mesi con il fidanzato per proseguire ad Atlanta la sua carriera come modella. Aveva trovato un impiego nello studio di un dentista a Riverdale. Erano le 7 di lunedì mattina quando qualcuno l'ha colpita. Sua sorella Kayleigh ha detto a Fox 5 Atlanta: "Voglio sapere chi ha fatto questo. E' assurdo. Non meritava di finire così. Non capisco come sia potuto accadere. Non aveva nemici. Tutti la adoravano. Era una ragazza dolcissima".
Secondo i suoi familiari non c'era nessuno che avesse motivo di ucciderla. Forse è stata una tragica fatalità, dovuta a una sparatoria in cui Kelsey è rimasta sfortunatamente coinvolta. Tutti i suoi parenti hanno raggiunto il Grady Hospital dove la donna è stata portata e si preparano a staccare il macchinario che ancora la tiene in vita, dopo la morte cerebrale.
Gli agenti dicono che inizialmente si era pensato a un incidente seguito alla perdita di controllo del suo veicolo da parte della giovane. Ma in seguito i medici hanno scoperto la ferita da un colpo di arma da fuoco e la ricostruzione dei fatti è completamente cambiata: il proiettile ha raggiunto Kelsey al collo, causando una lesione al midollo spinale che ha poi determinato la morte cerebrale.