A scattarla e postarla su Twitter è stata la mamma di uno dei 30 alunni della classe del Massachusetts
© dal-web
"Lockdown, lockdown, blocca la porta, spegni le luci, non dire altro, vai sotto la scrivania, nasconditi e aspetta finché non sarai al sicuro", inizia così la filastrocca affissa sulle pareti di una scuola primaria del Massachusetts. E' il modo trovato dagli educatori per insegnare a bambini di cinque anni cosa fare in caso di sparatoria. Il motivetto alla base è quello della canzoncina famosa in America "Twinkle, Twinkle, Little Star".
La foto delle rime colorate e accompagnate da disegnini che ne facilitano l'apprendimento è stata scattata da Georgy Cohen, madre di uno dei 30 bambini della classe. Pubblicata su Twitter, in poche ore l'immagine è stata condivisa e commentata da migliaia di utenti.
"La scuola sta facendo esattamente quello che deve fare - ha twittato la mamma - e io sono contenta di questo. Il vero problema sono le circostanze politiche e culturali che ci hanno portato a questo triste stato. I legislatori dovrebbero capire l'urgenza di una riforma delle armi ".
Intervistata dal Boston Globe, ha poi aggiunto: "Quando io ero all'asilo, facevo esercitazioni antincendio, perché non avevamo questo tipo di minacce".
Le fa eco Rebecca Watson, che su Twitter ha commentato la foto: "Nel caso ti stessi chiedendo se veramente stiamo vivendo in una distopia, immagina 30 bambini di cinque anni che cantano questa filastrocca all'unisono".
E ancora: "Questo genere di cose mi fa davvero sollevare dubbi sulla permanenza dei miei figli negli Stati Uniti", ha twittato un padre di San Francisco.
Mentre Dictionary.com dal suo account ha ritwittato il post affiancandogli la definizione della parola "sconcertante".
"Tristi ma necessarie" è la definizione, invece, data alle esercitazioni dal sindaco di Somerville, Joseph Curtatone, e dalla sovrintendente all'Istruzione Mary Skipper.
"Queste esercitazioni - hanno precisato i due - proprio come quelle antincendio, sono diventate una pratica comune nelle scuole e gli educatori fanno tutto il possibile per ridurre l'ansia e lo stress degli studenti".
Pur riconoscendone l'importanza, però, la Skipper ha ribadito quanto questa realtà sia diventata "sconvolgente", sia per i bambini che per il personale delle scuole, e inauguri per le nuove generazioni, a tutti gli effetti, una nuova fase: quella della "perdita dell'innocenza".
This should not be hanging in my soon-to-be-kindergartener’s classroom. pic.twitter.com/mWiJVdddpH
— Georgy Cohen (@radiofreegeorgy) 6 giugno 2018