Il dipartimento di Giustizia Usa accusa la polizia di Minneapolis di "dilagante discriminazione razziale" e "condotta fuorilegge". Nel rapporto di 89 pagine stilato dopo l'uccisione di George Floyd, viene evidenziato come le forze di polizia locali abbiano violato i diritti costituzionali con un uso di "tecniche e armi" contro persone che hanno commesso reati minori, incluso un uso "ingiustificato della forza". A presentare il rapporto è il ministro della Giustizia Merrick Garland che riferisce di aver parlato con la famiglia di Floyd.