VOLO DI OLTRE 30 METRI

Usa, 13enne cade in un dirupo del Grand Canyon: "Volevo farmi una foto"

Per lui nove vertebre rotte, frattura della mano, rottura della milza e commozione cerebrale. Le operazioni di salvataggio sono durate due ore

14 Ago 2023 - 12:05
Grand Canyon, Stati Uniti  © Istockphoto

Grand Canyon, Stati Uniti  © Istockphoto

È caduto per oltre 30 metri in un dirupo del Grand Canyon e si è salvato miracolosamente, pur riportando molteplici fratture. Protagonista un ragazzo statunitense di 13 anni che stava cercando di farsi una foto sul bordo del precipizio. "Mi trovavo su una sporgenza e ho cercato di spostarmi per permettere anche agli altri di scattare una foto. Mi sono quindi accovacciato aggrappandomi a una roccia con una mano. Ma ho perso la presa e sono scivolato", ha raccontato alle testate americane. Le operazioni di soccorso sono durate due ore.

Il salvataggio - La caduta del 13enne è avvenuta martedì 8 agosto sul North Rim del Grand Canyon, in Arizona, durante un'escursione con alcuni familiari. Sono stati proprio loro a chiamare i soccorsi subito dopo il fatto, temendo una fine tragica. Le squadre di ricerca e salvataggio del parco nazionale del Grand Canyon hanno trovato il ragazzo vivo ma con molteplici fratture. Inizialmente si era pensato a un recupero in elicottero, ma poi si è optato per l'utilizzo di corde che potessero risollevarlo fino al bordo del dirupo. E così è stato.

Diverse fratture - Il giovane è stato trasportato in aereo in un centro traumatologico pediatrico per le cure del caso. La caduta non è stata di certo indolore: nove vertebre rotte, frattura della mano, rottura della milza e anche una commozione cerebrale. Il recupero sta procedendo bene a tal punto che il 13enne è già stato dimesso dall'ospedale e proseguirà la convalescenza a casa.

Il sollievo dei genitori - "Mi ricordo solo di essermi svegliato mentre ero sull'ambulanza e poi su un elicottero. Mi ricordo anche di essere salito su un aereo e di essere arrivato in ospedale", ha detto il ragazzino alle testate locali. Grandissimo spavento anche per i genitori: "Siamo fortunati a poter portare a casa nostro figlio su un auto e non in una bara".

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