Quasi 2 miliardi sottratti alla costruzione di locali militari in Usa e all'estero. La democratica Nancy Pelosi: "Decisione irresponsabile"
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Il Pentagono ha messo a disposizione 3,6 miliardi di dollari per la costruzione di 280 chilometri del “Trump’s Wall”, il muro tra Stati Uniti e Messico. Metà della cifra sarà sottratta a 127 progetti per il restauro di locali militari negli Stati Uniti e all’estero. Il Presidente della Camera Nancy Pelosi ha definito la decisione “irresponsabile e pericolosa per la sicurezza del Paese”.
Nessun dettaglio sui progetti interessati - Il provvedimento è stato autorizzato dal capo del Pentagono Mark Esper. “Questo potrebbe causare alcuni ritardi, ma nulla verrà definitivamente cancellato”, ha dichiarato Elain McCusker, sottosegretaria della Difesa. “Prima di rendere pubblici quali progetti saranno sospesi, verranno notificati al Congresso”, ha aggiunto.
La rabbia dei democratici - Gli oppositori del governo Trump si sono dichiarati pronti a contrastare la manovra. “Questo provvedimento rende l’America meno sicura e disonora la Costituzione”, ha detto il Presidente della Camera Nancy Pelosi, “il Presidente sta negando il principio fondamentale della separazione dei poteri e sta minando il giuramento di difendere la Costituzione e il popolo americano”.
L’opera da 10 miliardi di dollari - Il progetto del “Trump’s Wall” al confine tra Stati Uniti e Messico, prevede una barriera di cemento lunga 3100 chilometri e alta 12 metri. La costruzione andrebbe a rinforzare la barriera in lamiera già esistente, costruita nel 1994 sotto la presidenza di Bill Clinton, definita dal popolo messicano “muro della vergogna”.