Vittoria dei democratici, ma i repubblicani fanno ricorrono al cambiamento delle norme sul voto in aula, per portare al 50% + 1 la maggioranza necessaria
L'opposizione democratica del Senato degli Stati Uniti ha bloccato la nomina di Neil Gorsuch a giudice della Corte suprema. Gorsuch era stato scelto dal presidente Donald Trump. Le regole vigenti prevedono che la conferma sia approvata con una soglia di 60 voti favorevoli sui 100 in aula mentre la proposta ha raccolto 55 voti favorevoli e 45 contrari.
La vittoria democratica è però solo temporanea, perché ha aperto la strada al ricorso, da parte della maggioranza, alla cosiddetta "opzione nucleare", cioè la possibilità di cambiare le regole sul voto in aula rendendo l'approvazione di Gorsuch possibile anche con la maggioranza semplice di 51 voti su 100, invece della necessaria soglia dei 60 voti favorevoli prevista dalle regole vigenti.
Una mossa estrema e molto rara, ma che il leader della maggioranza repubblicana, Mitch McConnell, aveva minacciato apertamente di voler usare se i democratici avessero continuato con il loro ostruzionismo, e che i repubblicani hanno deciso di utilizzare dopo lo smacco. La nomina di Gorsuch sarà quindi nuovamente votata venerdì con maggioranza semplice.