Le richieste del Pontefice non sono bastate per salvare il serial killer con disturbi mentali, condannato a morte per una serie di omicidi
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L'intervento di Papa Francesco, che in una lettera aveva chiesto di commutare la pena, non è bastato. Alle 21.17 ora locale (le 3.17 del mattino in Italia) è stata eseguita la condanna alla pena di morte in Virginia per Alfred Prieto, il serial killer con disturbi mentali condannato per una serie di omicidi avvenuti in California e Virginia tra il 1988 e il 1992.
In un primo momento l'appello di Bergoglio sembrava essere riusciuto a sospendere sia la pena di Prieto, sia quella di Richard Gossip, che attende l'esecuzione in Oklahoma. La decisione del giudice federale della Virginia ha però messo la parola fine alle speranza di Prieto.
Alfredo Prieto, serial killer con disturbi mentali, era stato ritenuto responsabile dell'omicidio di nove persone in California e in Virginia tra il 1988 e il 1990. Nel 1992, stuprò e uccise una 15enne in California. Nello stesso anno, in Virginia, massacrò tre giovani poco più che ventenni.
Situazione leggermente diverse in Oklahoma dove è stata la governatrice dello Stato, Mary Fallin, a ritardare di 37 giorni l'uccisione di Glossip, in modo da permettere alle autorità dello Stato di valutare la correttezza dei protocolli adottati per l'esecuzione. Glossip fu condannato per l'uccisione del proprietario del motel Oklahoma City nel 1997 e si dichiarò sempre innocente.