Il ragazzino stava effettuando una rapina assieme a due complici a Columbus, nello Stato dell'Ohio
Un 13enne nero, Tyree King, è stato ucciso dalla polizia durante una rapina in una banca a Columbus in Ohio, negli Stati Uniti. Quando gli agenti sono arrivati, i tre presunti rapinatori si sono dati alla fuga. E' iniziato così un inseguimento: uno dei tre ha tirato fuori una pistola, che poi si è rivelata ad aria compressa. A quel punto i poliziotti hanno sparato diverse volte uccidendo il ragazzino.
Dopo il conflitto a fuoco, il 13enne è stato trasportato in un ospedale pediatrico, dove è morto. Secondo quanto riferito dal comando di polizia, a sparare è stato un agente bianco con nove anni di servizio, per il quale è scattato il congedo amministrativo. Il poliziotto, Brian Mason, era stato trasferito da poco nella zona dove è avvenuta la sparatoria.
Per quanto riguarda la pistola ad aria compressa utilizzata dalla vittima, il capo della polizia Kim Jacobs ha dichiarato, mostrandone un'immagine, che "a un primo sguardo l'arma è praticamente identica a quella in dotazione ai nostri agenti ed è chiaro che chi la vede in mano a un rapinatore ha paura di essere ucciso".
I fatti di Columbus arrivano a quasi due anni di distanza da quando un altro teenager afroamericano fu ucciso da un poliziotto in Ohio: si trattava del 12enne Tamir Rice, freddato il 22 novembre 2014 a Cleveland. Tamir giocava con una pistola giocattolo e l'agente, pensando si trattasse di un'arma vera, ha fatto fuoco. Ad aprile la città ha accettato di pagare alla famiglia del ragazzino un risarcimento di sei milioni di dollari.