Il professor Guido Menzio era a bordo del volo da Philadelphia per Syracuse, intento ad applicare formule algebriche, ma una passeggera si è insospettita e ha dato l'allarme
Disavventura, ma a lieto fine, per un matematico italiano che insegna alla Pennsylvania University negli Usa. Guido Menzio, 40 anni, sospettato di essere un terrorista perché stava scrivendo una formula algebrica sul suo taccuino, è stato fermato e interrogato a bordo di un aereo che stava decollando dall'aeroporto di Philadelphia. Il docente è stato notato dalla passeggera seduta vicino a lui che ha dato l'allarme. Alla fine, l'equivoco è stato chiarito.
La fobia del terrorismo ha colpito ancora: questa volta a farne le spese l'economista italiano, Guido Menzio, di origine torinese, docente negli Stati Uniti alla Pennsylvania University, fermato all'aeroporto di Philadelphia perché scambiato per un terrorista.
Tutta colpa di un'equazione che l'accademico stava tentando di risolvere sul suo taccuino mentre era a bordo del volo per Syracuse, nello Stato di New York. La passeggera al suo fianco ha scambiato le formule per scritte in arabo e ha dato l'allarme, bloccando il decollo.
Menzio, pluripremiato ricercatore di fama internazionale e docente della Ivy League, il network che unisce alcune tra le più prestigiose università americane, da Harvard a Princeton, ha tratto in inganno anche l'equipaggio a bordo per via dei suoi tratti mediterranei e del marcato accento straniero.
Così è stato interrogato da un funzionario dell'antiterrorismo: ha dovuto dimostrare di stare semplicemente risolvendo un'equazione algebrica. E solo dopo aver chiarito la sua posizione, il suo volo alla volta di Syracuse, con due ore di ritardo, ha potuto effettuare il decollo.
"Sarebbe bastato che avessero fatto una rapida ricerca su Internet per capire che non ero un terrorista", ha commentato a caldo Menzio alla fine della brutta avventura.