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L'uomo, in una diretta Facebook dal suo pick-up, ha chiesto di incontrare il presidente Biden e di bombardare i talebani. Evacuati il Campidoglio, la Corte suprema, la Biblioteca e il Congresso
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Per cinque ore ha tenuto con il fiato sospeso Capitol Hill a Washington, minacciando di far saltare in aria una bomba composta da tannerite, un esplosivo a medio-alto potenziale a base di nitrato di ammonio, tipico degli ordigni fatti in casa. Ma alla fine, dopo aver negoziato per ore con la polizia dal suo pick-up nero, il 50enne Ray Roseberry, sostenitore dell'ex presidente Trump, si è arreso ed è stato arrestato.
Dopo aver parcheggiato la sua auto nella zona di Capitol Hill, l'uomo ha chiamato la polizia dicendo di avere una bomba e poi ha iniziato una diretta su Facebook (che è stata rimossa) in cui ha chiesto raid in Afghanistan per "dare un calcio nel sedere ai talebani" e di incontrare il presidente Joe Biden.
"Viviamo in un Paese libero - ha detto nella diretta social -. Joe se vuoi uccidermi p una tua scelta. Se vuoi spararmi e far saltare in aria uno o due isolati... la scatola è piena. Nitrato di ammonio. Non voglio morire Joe, voglio andare a casa" esattamente "come le persone in Afghanistan" le cui vite "sono nelle tue mani". Il Campidoglio, la Corte suprema, la Biblioteca e il Congresso sono stati evacuati per sicurezza.
Imponente il dispiegamento delle forze dell'ordine attorno al Campidoglio, con l'ordine a chiunque di non avvicinarsi all'area. Le operazioni di evacuazione sono state comunque facilitate dal fatto che i lavori del Congresso in questa settimana di agosto sono sospesi e che molti edifici, come quello della Biblioteca e quello dell'Alta Corte, sono ancora chiusi al pubblico per la pandemia.
La polizia: "Aveva gli ingredienti ma nessuna bomba" - Solo dopo diverse ore la polizia ha annunciato che a bordo del furgone di Ray Roseberry non c'era nessuna bomba. Le forze dell'ordine hanno però precisato di aver trovato materiali che avrebbero permesso di confezionare delle bombe.