Gli strumenti di spionaggio più sofisticati messi a punto dalla National security agency per entrare nelle reti dei governi stranieri sono finiti online. Lo riporta il New York Times, sottolineando che l'Agenzia per la sicurezza nazionale teme di essere vittima di un attacco hacker, compiuto dal gruppo "Shadow Brokers". I documenti non sembrerebbero provenire dall'archivio di Edward Snowden.