Il segretario di Stato americano torna ad accusare Pechino: "Hanno fatto tutto il possibile per tenere il mondo all'oscuro"
Continuano le accuse alla Cina da parte degli Stati Uniti in merito all'origine e alla diffusione del Covid-19. L'ultimo attacco arriva dal segretario di Stato americano, Mike Pompeo: "Ci sono numerose prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan", ha detto. Pompeo ha poi aggiunto che sul virus "la Cina ha fatto tutto quello che ha potuto per tenere il mondo all'oscuro di tutto".
Per il segretario di Stato Usa, i cinesi "hanno una storia di fallimenti in laboratori" che "non vengono gestiti secondo gli standard". Il responsabile per gli Esteri di Washington ha però spiegato che, in base alle informazioni raccolte dalla commissione parlamentare per l'Intellige, non si tratterebbe di un virus creato dall'uomo. Quanto alla gestione dell'emergenza, Pompeo ha detto che mentre in America "gli scienziati ci avrebbero avvertito, avremmo scambiato informazioni e trovato una soluzione", in Cina c'è stato il "classico metodo della propaganda comunista" e "nessuno degli esperti internazionali" ha avuto accesso ai laboratori nel Paese.
Le parole di Pompeo arrivano 48 ore le ultime dichiarazioni di Donald Trump contro Pechino. Parlando con la stampa alla Casa Bianca, il presidente americano aveva confermato di avere le prove che l'origine del coronavirus è legata ad un laboratorio di Wuhan, ma di non poter fornire dettagli in merito. "Vedremo da dove è nato - aveva detto Trump - . Abbiamo studiosi, scienziati ed esperti al lavoro, quando metteremo tutto insieme" avremo una risposta.