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“Penso che tutti debbano conoscere questa storia, spero serva per ispirare altri a ritrovare fiducia. Dovete lavorare duro per cambiare le cose, non arrendervi mai", ha detto DiMeo.
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Nel 2018, mentre tornava dal lavoro si è addormentato sul volante, finendo fuori strada. Dopo il grave incidente d'auto, un 22enne originario del New Jersey, Joe DiMeo, aveva ustioni di terzo grado su oltre l'80% del corpo. E' rimasto mesi in ospedale, tra reparto ustionati e coma farmacologico indotto. Ora il giovane ha avuto la possibilità di iniziare una nuova vita: è infatti il primo uomo al mondo a essersi sottoposto con successo a un trapianto simultaneo di faccia e mani. E' accaduto al Langone Hospital di New York. "Penso che tutti debbano conoscere questa storia, spero serva per ispirare altri a ritrovare fiducia. Dovete lavorare duro per cambiare le cose, non arrendervi mai", ha detto DiMeo.
L'intervento - Joe ha ringraziato i medici del NYU Langone Health, che hanno effettuato la procedura pionieristica usando le mani e il tessuto facciale di un donatore morto accuratamente rimossi e sostituiti con protesi stampate in 3D. Un intervento complicato, durato circa 23 ore, lo scorso agosto, e che ha coinvolto un team di 96 operatori sanitari guidati dal prof. Eduardo Rodriguez.
Il trapianto ha coinvolto entrambe le mani fino a metà avambraccio, comprese le ossa del radio e dell'ulna, 21 tendini. La faccia è stata trapiantata interamente, fronte compresa, entrambe le orecchie, il naso, le palpebre, le labbra e i segmenti sottostanti di cranio, guance, naso e mento. Una procedura molto rischiosa ma che è stata un successo dicono i medici.
"Le capacità motorie del paziente continuano a migliorare - spiega il dottor Rodriguez che rimane comunque cauto -. Non abbiamo certezze che non avrà un rigetto ma lo monitoriamo, gli diamo farmaci e seguiamo un rigido protocollo di immunosoppressione, dobbiamo essere molto attenti che Joe non abbia alcun trauma alle mani o al viso. Una qualche lesione traumatica potrebbe esporlo a un rigetto acuto. La possibilità esiste sempre". Prima di Joe altri due trapianti simultanei di faccia e mano erano falliti. Uno dei pazienti era morto per complicazioni legate all’infezione.
Le parole del ragazzo - Il ragazzo ha detto di sentirsi come rinato e ha paragonato l'apprendimento dell'uso delle sue nuove mani a quello di un bambino che afferra gli oggetti per la prima volta. "Posso fare un sacco di cose, a volte apro una bottiglia d'acqua, è piuttosto difficile - dice -, non so se sto stringendo abbastanza forte o no. Ma in ogni caso posso fare un sacco di cose".