Il neo presidente ordina il licenziamento del personale anti-discriminazioni, chiudendo tutti gli uffici che promuovono la diversità e la giustizia ambientale
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L'amministrazione Trump compie la prima mossa anti-aborto sulla scena mondiale. Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha incaricato la missione statunitense di notificare a tutti i Paesi l'intenzione di rientrare nella cosiddetta "Geneva Consensus Declaration". Si tratta di un patto anti-aborto globale lanciato dal tycoon nel suo primo mandato e sponsorizzato da sei Paesi (Stati Uniti, Brasile, Egitto, Ungheria, Indonesia e Uganda). Un'iniziativa da cui Joe Biden si era ritirato.
Venerdì l'amministrazione Trump ha ordinato alle agenzie federali di chiudere tutti gli uffici che promuovono la diversità e la giustizia ambientale e di licenziare i dipendenti che vi lavorano, già in congedo forzato, entro due mesi. Il licenziamento su larga scala di dipendenti federali incaricati di combattere la discriminazione all'interno dell'apparato statale è avvenuto nel quinto giorno del secondo mandato di Donald Trump.
Si tratta di un ulteriore passo avanti dopo la decisione presa mercoledì di mettere in congedo forzato tutti i dipendenti dell'amministrazione federale impegnati nei programmi Deia (Diversità, Equità, Inclusione e Accessibilità). Ora, le agenzie federali "possono e dovrebbero" iniziare il processo di licenziamento di questi lavoratori. Il termine Deia si riferisce agli sforzi per reclutare persone provenienti da minoranze razziali o sessuali, e contrastarli è diventato uno degli obiettivi dell'estrema destra americana. La nota include anche il concetto di giustizia ambientale. Questa espressione corrisponde a "un trattamento equo e un coinvolgimento reale di tutti, indipendentemente dal loro reddito, razza, colore, origine nazionale, affiliazione tribale o disabilità" nel processo decisionale all'interno del governo federale. Nel suo primo giorno in carica, Trump ha anche promesso di eliminare le politiche a favore delle persone transgender, affermando che gli Stati Uniti riconosceranno solo "due sessi, maschile e femminile".
Il Senato degli Stati Uniti ha confermato di misura la nomina di Pete Hegseth a segretario alla Difesa della nuova amministrazione Trump, nonostante l'opposizione dell'intero campo democratico e di tre senatori repubblicani. La nomina al Pentagono del 44enne ex maggiore dell'esercito e conduttore di Fox News era stata duramente contestata a sinistra. Tre senatori repubblicani (Susan Collins, Mitch McConnell e Lisa Murkowski) hanno votato contro Hegseth, con un pareggio 50-50 che ha richiesto, per la seconda volta in assoluto, il voto decisivo per un candidato al Gabinetto da parte di un vicepresidente in carica.