E' figlio di una donna giapponese e di un marines americano. Era stato dato in adozione a una coppia statunitense, ma quando i genitori sono morti ha provato a ritrovare chi l'aveva dato alla luce
Figlio di una donna giapponese e di un militare americano di stanza in Giappone durante la Seconda guerra mondiale, era stato adottato appena nato. Quando i suoi genitori statunitensi sono morti, Bruce Hollywood ha deciso di voler ritrovare la madre naturale. Una ricerca non facile, andata a buon fine grazie a un colpo di fortuna. La donna era rimasta nella sua città natale e aveva aperto un ristorante: "Bruce", perché, ha detto, sapeva che un giorno il figlio sarebbe tornato.
Le ricerche iniziano nel 2005 Bruce Hollywood è un colonnello dell'aviazione americana e lavora al Pentagono, a Washington. Nel 2005 all'alba, mentre stava per entrare in ufficio, viene colpito da un infarto. "E' arrivata la fine", ha pensato. Invece l'uomo si riprende e capisce che invece è arrivato il momento di fare quello che fino a quel momento aveva solo immaginato: ritrovare la madre naturale. Fino a quando i suoi genitori adottivi erano in vita, in realtà, non ha mai sentito realmente il bisogno di conoscere la donna che l'aveva dato alla luce. "Sapevo di essere stato adottato", ha raccontato al Washington Post, "perché ho i lineamenti asiatici, mentre i miei genitori hanno origini irlandesi e norvegesi". La sua famiglia lo ha sempre incoraggiato a trovare la sua vera madre e si era perfino offerta di regalargli un biglietto per il Giappone. Ma lui si era rifiutato, sentiva di avere già tutto quello di cui aveva bisogno.
Le ricerche Hollywood voleva scoprire l'indirizzo di sua madre e inviarle una lettera segreta, nel caso non avesse mai detto a nessuno di avere un figlio. Così provò con tutti i canali a sua disposizione: l’ambasciata giapponese negli Stati Uniti e quella americana a Tokyo, e poi, addirittura, un investigatore privato. Ma la risposta era sempre la stessa: le informazioni che abbiamo non sono sufficienti per ritrovarla.
Un colpo di fortuna Aveva ormai rinunciato nella sua impresa, quando all'aeroporto di Washington, mentre aspettava un volo per la Germania, ha incontrato un altro militare che avrebbe preso lo stesso aereo. L'uomo era l'ammiraglio Harry Harrys e la madre era giapponese. "Gli ho raccontato la mia storia e lui mi ha detto: 'Bruce, ti aiuto io'". Hollywood non aveva molte speranze nelle ricerche dell'ammiraglio, dopo che canali più competenti avevano fallito. Così, quando dieci giorni dopo venne contattato dall'ambasciata giapponese, rimase senza parole: "Colonnello Hollywood, siamo lieti di annunciarle che abbiamo ritrovato sua madre, Nobue Ouchi. La chiamerà fra 10 minuti e non parla inglese. Buona fortuna".
La madre Grazie a un interprete trovato all'ultimo momento, madre e figlio poterono parlare per la prima volta. Una rapporto che proseguì per quattro anni, fino alla morte della donna nel 2009. Hollywood andò a trovarla in Giappone, mentre lei visitò Washington. Gli raccontò di aver conosciuto la coppia a cui aveva affidato il suo bambino. Il padre naturale, un marines, era tornato nella Carolina del Sud e non si era più fatto vivo. Ma per un bambino per metà americano poteva essere pericoloso rimanere nel Paese appena finita la guerra. La nuova madre aveva poi fatto avere ad Ouchi una foto di Bruce e le aveva detto come avevano deciso di chiamarlo. Così, la donna ha dato lo stesso nome al suo ristorante, perché era certa che un giorno il figlio sarebbe tornato.