La Casa Bianca solleva preoccupazioni per l'escalation militare nel Donbass e propone a Mosca un summit in un Paese terzo per allentare le tensioni
© Afp
Stati Uniti e Russia hanno espresso "la volontà di proseguire il dialogo per la sicurezza mondiale". In una telefonata tra Joe Biden e Vladimir Putin, il presidente americano ha chiesto tuttavia al suo omologo russo di "allentare le tensioni in Ucraina", dopo che Mosca nell'arco di tre settimane ha trasferito due armate e tre unità di truppe nei pressi del Donbass. Biden ha poi proposto un summit in un Paese terzo nei prossimi mesi.
Lo scopo del dialogo è quello di "rispondere agli interessi non solo della Russia e degli Stati Uniti, ma di tutta la comunità internazionale". Nel corso del colloquio, il numero uno della Casa Bianca ha riaffermato il suo obiettivo di costruire "una relazione stabile e prevedibile" con il Cremlino e ha proposto "un incontro da tenersi in un Paese terzo nei prossimi mesi per discutere dell'intera serie di problemi che Stati Uniti e Russia affrontano".
L'avvertimento alla Russia - Biden ha però anche "chiarito che gli Stati Uniti agiranno in modo fermo a difesa dei loro interessi nazionali in risposta alle azioni della Russia, come intrusioni cibernetiche e interferenze nelle elezioni".
La questione ucraina - Il presidente americano ha poi ribadito "l'incrollabile impegno degli Usa verso la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina", esprimendo "le preoccupazioni per l'improvviso rafforzamento russo nella Crimea occupata e ai confini con l'Ucraina" e ha chiesto a Mosca di "allentare le tensioni". I due leader, informa la Casa Bianca, "hanno discusso varie questioni regionali e globali, compreso l'intento degli Stati Uniti e della Russia di perseguire un dialogo strategico su una serie di questioni di sicurezza emergenti e sul controllo degli armamenti, rafforzando l'estensione del trattato New Start".
La Nato e la tensione al confine occidentale - Intanto continua a salire la tensione al confine tra Russia e Ucraina. La prima ha voluto rispondere alle "minacce" da parte della Nato e nell'arco di tre settimane ha trasferito due armate e tre unità di truppe nei pressi della frontiera occidentale. La Nato, secondo la Difesa russa, intende dislocare da parte sua 40mila soldati e 15mila mezzi militari vicino ai confini russi. "Se la Russia agirà contro di noi, pagherà un caro prezzo", ha riferito il governo ucraino.