Adnan Syed, 41 anni, era stato condannato nel 2000 all'ergastolo per omicidio ma si è sempre dichiarato innocente
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Nel 2000 era stato condannato all'ergastolo per aver ucciso la sua ex fidanzata, ma si era sempre proclamato innocente. Adnan Syed, 41 anni, dopo 23 anni è di nuovo libero e, con ogni probabilità, non è stato lui a togliere la vita alla sua compagna strangolata e seppellita in un parco di Baltimora, nel Maryland, nel 1999. La decisione, arrivata da una giudice di Baltimora, è considerata una "svolta storica" perché il caso aveva appassionato gli Stati Uniti grazie al podcast pluripremiato "Serial" che ne aveva recuperato la storia e riacceso i riflettori: l'aveva raccontata attraverso una ricostruzione capillare di un vero e proprio labirinto investigativo e giudiziario.
Il caso - Milioni di americani si appassionarono al processo per l'assassinio della liceale Hae Min Lee perché raccontato nei 12 episodi con cui nel 2014 la giornalista Sarah Koenig portò in luce le inconsistenze del procedimento che si era concluso con la condanna di Syed all'ergastolo. "Non me lo aspettavo certamente", ha detto la Koening, dopo che la giudice Melissa Phinn ha rimesso Adnan in libertà. Hae Min Lee, una diciottenne di origine coreana, era stata strangolata e seppellita in un parcheggio: l'ex boyfriend Syed, che ha sempre dichiarato la sua innocenza, aveva 17 anni all'epoca dell'arresto e 18 quando nel 1999 fu spedito all'ergastolo. Dopo 23 anni in carcere, rispondendo a una mozione della parte civile, la Phinn, ha revocato la pena e ha motivato la scelta dicendo che era "nell'interesse della giustizia". Adnan al momento si trova agli arresti domiciliari e non si sa ancora se la procura chiederà un nuovo processo o lascerà cadere le accuse.
Le novità - Intanto è venuto fuori che già allora gli investigatori avevano già individuato altri due possibili sospettati - una rivelazione clamorosa - ma i difensori di Adnan - e di conseguenza i giurati al processo - non ne erano stati informati.