Hope Hicks, l'ex modella che ha guidato la comunicazione alla Casa Bianca
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Ex modella, è una delle collaboratrici più strette del presidente. L'annuncio all'indomani della sua audizione alla Camera nell'ambito delle indagini sul Russiagate
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Hope Hicks si dimette da direttrice della comunicazione della Casa Bianca. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti. Hicks, una delle collaboratrici più strette del presidente, considerava da tempo la possibilità di lasciare. Le dimissioni arrivano all'indomani dell'audizione dell'ex modella alla Camera, nell'ambito delle indagini sul Russiagate. Hicks era stata incaricata di guidare la Comunicazione del presidente degli Stati Uniti.
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Non è ancora chiaro quando esattamente Hicks lascerà, probabilmente, riporta il New York Times, nelle prossime settimane. E non è ancora chiaro neanche quale sarà il suo prossimo lavoro: Hicks nell'annunciare l'addio si è limitata a dire di "non avere parole" per descrivere la sua immensa gratitudine al presidente.
Trump: "Mi mancherà, ma quando mi ha parlato di altre opportunità ho capito" - "Ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi tre anni" dice Trump, riferendosi al fatto che Hicks prima di essere nominata direttrice della comunicazione era parte integrante ed essenziale della campagna elettorale del presidente. "Mi mancherà averla al mio fianco ma quando mi ha parlato di altre opportunità ho capito. Sono sicuro che lavoreremo ancora insieme in futuro".
Cnn: "Trump infuriato con Hicks per ammissione bugie su Russiagate" - Secondo la ricostruzione della Cnn, invece Trump si sarebbe infuriato con Hope Hicks per aver ammesso in Congresso, nell'ambito delle indagini sul Russiagate, di aver detto delle bugie a fin di bene per il presidente. Inoltre la Hicks avrebbe considerato le dimissioni già quando scoppiò lo scandalo di Robert Porter, l'ex segretario dello staff che si è dimesso per le accuse di violenza nei confronti delle ex mogli.
Il lavoro di Hope Hicks alla Casa Bianca - Come direttore della comunicazione, Hicks ha cercato di stabilizzare e placare le lotte intestine all'interno del suo dipartimento composto da 40 persone, molte volte in guerra le une con le altre. Nel suo ruolo ha sempre mantenuto un basso profilo, rifiutando interviste e senza mai salire sul podio della sala stampa. Un'assenza che ha alimentato il mistero e l'interesse di tutti nei suoi confronti.
Le figure in bilico nello staff della Casa Bianca - "Dire che ci mancherà è dire poco", commenta il capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly, definendo il suo lavoro "fantastico". Kelly è un'altra delle figure che sembra "traballare" all'interno della Casa Bianca dopo la revoca, secondo indiscrezioni, della nullaosta alla sicurezza di Jared Kushner, consigliere del presidente e marito di Ivanka.
In bilico, ancora una volta, anche il ministro della Giustizia Jeff Sessions, attaccato nelle ultime ore duramente da Trump su Twitter. Il presidente ha definito il suo lavoro "vergognoso". Sessions però questa volta non ha incassato in silenzio: il ministro ha respinto le critiche del presidente assicurando che continuerà a svolgere il suo lavoro con "onore e integrità".