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La Silicon Valley si schiera contro il presidente Donald Trump per la sua decisione di abolire il programma che tutela i "Dreamer", i ragazzi entrati illegalmente negli Usa insieme ai genitori quando erano bambini. "E' un giorno triste", dice Mark Zuckerberg, a.d. di Facebook. Sundar Pichai, il numero uno di Google, twitta: "Questa è la loro casa. Il Congresso deve proteggerli". "Sono profondamente sconcertato", fa sapere Tim Cook, Ceo di Apple.