Ancora alta tensione dopo Dallas e Baton Rouge. Lʼagente aveva risposto a una chiamata dovuta alla presenza di persone armate
Polizia ancora nel mirino negli Usa. Un agente è morto dopo aver risposto, insieme a dei colleghi, a una chiamata per colpi di arma da fuoco provenienti da un'auto. Giunti sul posto, i poliziotti si sono trovati alla prese con gli occupanti dell'auto in fuga a piedi: uno è stato fermato, un altro è riuscito a sparare, colpendo il poliziotto che è deceduto in ospedale. E' avvenuto a Kansas City, la città di Gavin Long, il killer di Baton Rouge.
Il portavoce della polizia, Cameron Morgan, ha spiegato che l'agente, il capitano Robert Melton, è stato raggiunto da diversi colpi dopo un inseguimento durato venti minuti. Un altro dei sospettati è stato invece fermato ed è sotto custodia, mentre continua la ricerca degli altri. Per Kansas City si tratta della seconda sparatoria con agenti coinvolti da maggio. L'altra ha riguardato un detective della polizia, ucciso da colpi di arma da fuoco.
L'incidente mostra come la tensione sia ancora alta dopo Baton Rouge, dove in un agguato sono stati uccisi tre agenti. Freddato anche il killer, Gavin Long, ex marine con un passato in Iraq. Long poco prima di agire era stato a Dallas, teatro dell'attacco di Micah Johnson, che ha ucciso cinque agenti perché arrabbiato dal trattamento ricevuto dagli afroamericani. Due episodi che hanno riacceso il dibattito sulle tensioni razziali e spinto il presidente americano Barack Obama a scendere in campo più volte, invitando al dialogo, alla calma e a moderare i termini.