È accaduto a Jacksonville: l'assalitore aveva una svastica sulla pistola. Pare che volesse colpire un'università afroamericana
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Negli Usa si registra ancora una tragedia legata alle armi. Un 21enne armato di fucile d'assalto e pistola, e vestito con abiti militari, ha ucciso tre afroamericani in una sparatoria avvenuta in un negozio a Jacksonville, in Florida. Ryan Christopher Palmer si era barricato nello store, prima di essere ucciso dalla polizia. L'uomo ha agito spinto dall'odio razziale: sulla pistola aveva apposto una svastica.
Il negozio nel quale è avvenuta la sparatoria si trova vicino al campus della Edward Waters University, un piccolo ateneo storicamente afroamericano. "Tutto questo è inaccettabile", ha detto la prima cittadina. "Una sparatoria già è troppo, ma queste sparatorie di massa sono davvero difficili da sopportare".
Prima di compiere la strage, Ryan Christopher Palmer ha chiamato i genitori chiedendo loro di diffondere sui social media il suo manifesto razzista in cui diceva di odiare i neri e di volerli uccidere. Le armi appartenevano all'assalitore, che abitava in zona, e non ai suoi genitori.
Il giovane voleva compiere una strage nel vicino campus della Edward Waters University, una piccola università afroamericana. Lo ha detto l'istituto in una nota spiegando che il killer si è rifiutato di presentare un documento d'identità ed è stato mandato via.
Nello stesso giorno anche in Oklahoma si è consumata una tragedia simile. Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti in una sparatoria durante una partita di football in un liceo di Choctaw. Lo riporta la Cnn. Gli spari sono partiti dal settore ospiti dopo una lite. Oltre al ragazzo ucciso, un uomo di 42 anni è stato ferito al petto ed è stato operato d'urgenza. Una donna è stata ferita a una gambe e altre due studentesse si sono fratturate i polsi e una gamba nella calca, cercando di fuggire.