Violato codice etico sull'uso dei social

Usa, sui social compaiono foto in divisa accanto a foto sexy: poliziotte sospese

La febbre da selfie delle "Blue Line Beauties", come si fanno chiamare online le agenti, costerà loro dieci giorni di vacanza forzata. Violato il codice etico sui social

03 Dic 2014 - 13:20
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Il mito della poliziotta sexy è un evergreen delle fantasie maschili. Un sogno incarnato alla perfezione dalle "Blue Line Beauties", un gruppo di poliziotte che sui social si mostrano in pose sexy accanto a foto più "istituzionali" in divisa. Un tripudio di scollature, costumi da bagno e abiti da discoteca, che non è piaciuto ai piani alti del Nypd, il dipartimento di polizia di New York, che sottoporrà sei ufficiali donne a procedura disciplinare.

Usa, sui social compaiono foto in divisa accanto a foto sexy: poliziotte sospese

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Le leggiadre poliziotte sono accusate di aver violato la department's social media policy: agli agenti è infatti vietato scattarsi foto in uniforme e pubblicarle online, a meno che non si tratti di cerimonie ufficiali.

Le donne, autonominatesi Blue Line Beauties, hanno pubblicato sui social e poi sul sito omonimo, “una pagina dedicata alle donne in divisa”, selfie in uniforme, con tanto di distintivo e giubbotto antiproiettile, affiancate a immagini piccanti in costume da bagno, durante i preparativi per l'uscita serale, in abiti succinti, con gambe e scollature in bella vista.

Un comportamento inaccettabile per i loro superiori, che hanno fatto scattare la procedura disciplinare. A partire dal 2013, le forze armate hanno iniziato a redigere linee guida su come gli agenti dovrebbero usare Twitter, Facebook, Instagram e altri social.

Il documento pone l'attenzione su “buon giudizio e professionalità nell'esercizio delle loro funzioni ufficiali”. In particolare il testo insiste sui pericoli che le pagine social possono rappresentare per la credibilità del reparto, le indagini in corso e per l'identità e l'incolumità degli agenti.

La violazione del documento comporta sanzioni che possono culminare nel licenziamento. Fortunamente per le belle poliziotte, la febbre da selfie costerà loro soltanto una sospensione di 10 giorni.

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