Già nel 2008 il presidente americano aveva avuto un problema simile. I medici rassicurano: "Basterà un normale controllo"
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Nella recente colonscopia effettuata su Joe Biden è stato tolto un polipo di 3 millimetri che dagli esami è risultato essere un adenoma tubulare, una lesione benigna e a lenta crescita che si pensa possa essere potenzialmente precancerosa. Lo riporta il medico della Casa Bianca Kevin O'Connor, secondo cui il polipo è simile a quello che gli era stato rimosso nel 2008 e non richiede ulteriori interventi.
La Casa Bianca ha voluto rassicurare dato che Biden, coi suoi 79 anni, è il presidente in carica più anziano della storia del Paese: "E' sano e vigoroso", ha scritto il medico Kevin O'Connor nella nota diffusa alla stampa. Il polipo rimosso al presidente Usa si forma sulla parete del colon e se non rimosso potrebbe degenerare in tumore. Ecco perché, scrive ancora il medico, è necessario e sufficiente un controllo di routine attraverso la colonscopia per rimuovere eventuali nuove escrescenze. Nel comunicato, però, non si fa riferimento a quando avverrà il successivo controllo.
Durante l'esame Kamala Harris è "diventata" presidente Usa - Durante la colonscopia Joe Biden è stato sottoposto ad anestesia generale e per questo, come prevede la costituzione, quando il presidente non è in grado di prendere decisioni i poteri passano temporaneamente al vice. In questo caso Kamala Harris è stata "presidente" per un'ora e 25 minuti. Anche se ufficialmente non può essere definita così, in effetti la sua è stata una sostituzione come prevede il 25.mo emendamento.
I precedenti e il "no" di Trump - Già nel 2002 e nel 2007 l'allora presidente George W. Bush, guarda caso per lo stesso esame, aveva passato i propri poteri al suo vice, Dick Cheney. Più recentemente, nel 2019, Donald Trump per non mostrarsi debole si sottopose ad una colonscopia ma non volle alcuna sedazione proprio per non passare i poteri al suo vice, Mike Pence. Le immagini di Trump, camicia sbottonata e faccia molto provata, fecero il giro del mondo: si arrivò ad ipotizzare un ictus o un attacco di panico. Un libro di memorie della sua ex portavoce fecero invece chiarezza: la colonscopia fu molto dura e lui non volle rendere pubblico l'esame per non finire nel mirino dei commentatori politici.