Alla scadenza dei termini, il presidente americano prende la sua decisione e si scaglia contro il gigante asiatico: "Ho convinto molti Paesi a non usare Huawei"
© Ansa
Donald Trump ha firmato una legge, approvata all'unanimità dal Congresso americano, che prevede sanzioni per i dirigenti cinesi che applicano le nuove regole di sicurezza repressive a Hong Kong e per le banche che hanno attività con loro. La decisione arriva nel giorno di scadenza dei termini. Il presidente ha poi attaccato nuovamente Pechino, ritenuto "pienamente responsabile per aver nascosto il coronavirus e averlo diffuso nel mondo".
Trump ha inoltre firmato un ordine esecutivo che mette fine al trattamento preferenziale per Hong Kong dopo la stretta cinese. Non solo: il tycoon ha annunciato anche di aver convinto molti Paese a non usare Huawei e ha citato come esempio la Gran Bretagna.
Tra i piani del numero uno della Casa Bianca c'è anche un provvedimento sull'immigrazione. La dichiarazione è giunta dopo ripetuti attacchi al suo rivale alle presidenziali Joe Biden, accusato di volere il welfare per gli immigrati clandestini e un'amnistia di massa.
Il presidente ha spiegato che il provvedimento punterà a un'immigrazione basata sul merito e sarà basato sulla recente decisione della Corte Suprema, che ha respinto il tentativo del suo governo di cancellare il Daca, il programma che tutela i Dreamer, ossia gli immigrati arrivati da minorenni al seguito di genitori clandestini.
"Non ho intenzione di parlare con Xi" - Trump non ha risparmiato parole di fuoco per il suo omologo cinese, Xi Jinping: "Non parlo con lui da molto tempo e non ho intenzione di parlarci". Il tycoon ha aggiunto che ora vede l'accordo commerciale con Pechino "in modo molto differente".