Bannon prova a smorzare i toni: "Il presidente è un grande uomo". Ma il magnate schiera i suoi legali per cercare di "censurarlo"
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Non è bastato il commento di Steve Bannon, che tentando di smorzare i toni oggi ha definito il presidente americano Donald Trump "un grande uomo". La guerra tra il magnate e l'ex capo della strategia politica della Casa Bianca, è ormai un terremoto. A scatenarlo le rivelazioni imbarazzanti o accusatorie di Bannon al giornalista Michael Wolff per il suo libro "Fire and fury, inside the Trump White House". Un ritratto impietoso dell'ambiziosa famiglia del tycoon e di un presidente inadeguato, disinformato e deriso dai suoi stessi consiglieri.
Il tentativo di bloccare il libro - Alcuni stralci hanno fatto infuriare Trump, in particolare per il giudizio degli incontri organizzati con i russi alla Trump Tower dal genero del presidente, Jared Kushner. Dalle dichiarazioni sul Russiagate di Bannon - accolte dal presidente con un tweet nel quale ha dato del "fuori di testa" al suo ex consigliere - alle asserite ambizioni presidenziali della figlia di Trump, Ivanka, si tratta di materiale esplosivo anticipato dal New York Magazine, dal Guardian e dal Washington Post. La portavoce della Casa Bianca ha risposto che si tratta di notizie "completamente false". E ha definito "vergognose" le accuse che il presidente sia inadeguato, invitando il sito di estrema destra Breitbart a valutare il licenziamento del suo direttore Bannon.
Gli avvocati di Trump hanno inviato una lettera di diffida a Bannon e rivolta contro "qualsiasi ulteriore pubblicazione, distribuzione e diffusione del libro" di Wolff. L'avvocato Charles Harder scrive in particolare che Bannon "ha rotto l'accordo di confidenzialità, comunicando con l'autore Michael Wolff riguardo il signor Trump e i membri della sua famiglia". Il legale accusa l'ex consigliere del tycoon di "aver rivelato informazioni confidenziali" e di aver fatto commenti "chiaramente diffamatori" nei confronti del capo dello Stato e dei suoi familiari.
L'annuncio dell'uscita anticipata - Una mossa che però è servita a ben poco. Sfidando la diffida dei legali del presidente, l'editore Henry Holt ha deciso di anticipare la distribuzione del libro, prevista inizialmente per il 9 gennaio. La motivazione è legata ad una "domanda senza precedenti", come conferma anche Amazon, dove è il libro più richiesto. "Eccoci. Potete comprarlo (e leggerlo) domani. Grazie, signor presidente", ha twittato l'autore, Michael Wolff.
Alcuni stralci: l'inattesa vittoria elettorale - Le rivelazioni contenute nel libro raccontanto anche il dietro le quinte della notte elettorale. "Poco dopo le 20, nell'Election Night, quando il trend inaspettato (cioè il fatto che Trump potesse vincere) sembrava confermato, Donald Trump Jr. disse a un amico che suo padre ha l'aria di chi ha visto un fantasma. La futura first lady Melania era in lacrime, e non erano lacrime di gioia", recita un passaggio del libro. "C'è stato, nello spazio di poco più di un'ora, nell'osservazione non divertita di Steve Bannon, un Trump confuso che si trasformava in un Trump incredulo e infine in un Trump terrorizzato. Ma doveva venire l'ultima trasformazione: improvvisamente Trump divenne l'uomo che credeva di meritare di essere, e pienamente capace di essere, il presidente degli Stati uniti".