L'Intelligence americana ha speso 22 milioni di dollari per lo sviluppo di capi di abbigliamento in grado registrare dati audio, video e geolocalizzazione
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Si chiama SMART ePANTs il programma ideato dal governo degli Stati Uniti per la creazione di vestiti con sensori audio, video e geolocalizzazione. I dispositivi saranno integrati in camicie, pantaloni, calzini e biancheria intima come veri e propri strumenti di sorveglianza direttamente alimentati dal corpo di chi li indossa. E sì, possono andare in lavatrice. L'investimento di ben 22 milioni di dollari servirà agli agenti segreti per facilitare il loro movimento durante le operazioni speciali.
L'Ufficio del direttore dell'Intelligence nazionale sta sviluppando capi d'abbigliamento apparentemente simili ai vestiti normali: stessa allungabilità, piegabilità e lavabilità, con la differenza che intrecciati in questi tessuti saranno presenti microfoni, videocamere e sistemi di geolocalizzazione. Il personale sarà in grado di registrare le informazioni ambientali attraverso l'outfit dei propri agenti liberandoli da dispositivi scomodi e ingombranti. La ricerca Active Smart Textiles permette di alimentare i dispositivi attraverso il corpo umano grazie a raccoglitori di energia presenti nei fili del tessuto. Il sito web di IARPA afferma che il programma "servirà per affrontare le sfide che la comunità dell'Intelligence deve affrontare", per esempio in missioni pericolose e ad alto stress.
Alcuni esperti hanno fatto presente che i dispositivi indossabili potrebbero compromettere la privacy delle persone. La ricercatrice Annie Jacobsen teme che la nuova tecnologia possa raccogliere informazioni attraverso forme di sorveglianza e identificazione: "Che succederebbe se SMART ePANTS rilevasse una sostanza chimica sulla pelle di chi indossa gli indumenti?". Esistono già strumenti simili in grado di monitorare il battito cardiaco, il rischio è i futuro diventino ancora più invasivi. La portavoce del progetto Nicole de Haay però tranquillizza: "I nostri programmi sono ideati in conformità alle leggi sulla libertà civile e alla protezione dei dati personali". Per ora i capi d'abbigliamento saranno disponibili solo agli agenti dei servizi segreti, ma chissà se un giorno compariranno anche nelle vetrine dei negozi.