IL VIDEO-MESSAGGIO DEL PREMIER

Vaccini, Draghi all'Onu: "Inaccettabile disparità con i Paesi poveri" | Clima, "agire subito e ascoltare i giovani"

"Dopo mesi di solitudine, la nostra vita sociale è finalmente ricominciata. La pandemia però non è finita e anche quando lo sarà, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze"

24 Set 2021 - 08:02
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"A livello globale, abbiamo davanti differenze drammatiche nella diffusione dei vaccini anti-Covid. Nei Paesi ad alto reddito più del 65% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. In quelli più poveri solo il 2%. Queste disparità sono moralmente inaccettabili: meno vaccinazioni equivalgono a più morti". Lo ha detto il premier Mario Draghi, nel suo video-messaggio all'assemblea generale dell'Onu.

"Inoltre, finché il virus continuerà a circolare liberamente, potrà mutare in modo pericoloso e mettere a rischio anche le campagne di vaccinazione più efficaci", ha aggiunto il presidente del Consiglio.

"Dopo mesi di solitudine siamo tornati alla vita sociale" "A oltre un anno e mezzo dall'inizio della pandemia - ha aggiunto - possiamo pensare al futuro con maggiore ottimismo. La campagna di vaccinazione ci ha restituito fiducia nella nostra capacità di conquistare una nuova normalità. In Italia e in Europa abbiamo riaperto gran parte delle attività economiche. Gli studenti sono tornati nelle scuole e nelle università. Dopo mesi di solitudine, la nostra vita sociale è finalmente ricominciata. La pandemia però non è finita e anche quando lo sarà, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze".

"Dall'Italia sostegno al continente africano" "L'Italia - ha sottolineato Draghi - ha intrapreso azioni specifiche in materia di sicurezza alimentare. Abbiamo creato, insieme alla Fao, la Food Coalition per combattere la malnutrizione causata dalla pandemia di Covid-19 e abbiamo ospitato a Roma il vertice preparatorio del Food Systems Summit. Tuttavia, dobbiamo essere pronti a iniziative ancora più ambiziose per sostenere i Paesi più poveri, in particolare in Africa. L'Italia intende continuare ad assicurare il suo sostegno al continente africano, che è sempre più centrale per la sicurezza e la crescita economica mondiale".

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"Rilanciare il multilateralismo sulle sfide globali" Per Draghi "dobbiamo rilanciare il multilateralismo e renderlo efficace per affrontare le sfide del nostro tempo. Da qualche tempo assistiamo a un progressivo indebolimento del multilateralismo, che ha garantito pace, sicurezza e prosperità a partire dal dopoguerra. Gli ultimi mesi ci hanno però posto davanti a problemi che non possiamo risolvere da soli", ha detto, citando il virus, il climate change, la ripresa economica, la lotta a diseguaglianze, insicurezza alimentare e terrorismo".

"Agire subito contro i cambiamenti climatici, ascoltare i giovani" Dal premier anche un monito sul clima: "Dobbiamo agire ora, per tutelare il pianeta, la nostra economia e le generazioni future. Negli ultimi anni sono stati spesso i giovani a essere portatori di cambiamento e a spingerci a fare di più. E' nostro dovere ascoltarli perché saranno loro a ereditare il pianeta", ha suggerito, ricordando che "la settimana prossima 400 giovani da tutto il mondo si incontreranno a Milano per formulare le loro proposte sul contrasto al cambiamento climatico".

"L'Afghanistan non torni a essere una minaccia per la sicurezza" "Nell'ultimo anno - ha proseguito - si sono riproposte importanti questioni riguardanti la pace e la sicurezza.-La principale è l'Afghanistan, dove abbiamo davanti il rischio di una catastrofe sociale e civile. Dobbiamo evitare che il Paese torni ad essere una minaccia per la sicurezza internazionale. Mi riferisco in particolare alla presenza in territorio afghano di gruppi affiliati ad Al Qaeda e Daesh".

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