L'ex ministro delle Finanze greco: "L'austerity ha generato xenofobia. In Italia, Grecia e Germania rischio ritorno anni '30"
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Yanis Varoufakis lancia il suo movimento politico Dem 25 che correrà alle prossime elezioni europee. L'ex ministro delle Finanze greco si candiderà come capolista ma in Germania, per sottolineare il carattere pan-europeo del suo movimento che sarà presente anche in Italia. A “Cavoletti di Bruxelles” (rubrica di Tgcom24 in onda il mercoledì alle 13.30) spiega il senso del suo ritorno sulla scena politica, dopo le tumultuose dimissioni da ministro delle finanze del governo Tsipras, nel 2015. Con una stoccata a Matteo Salvini.
"La nostra generazione è condannata a rivivere quel che è accaduto negli anni 30 in Italia, in Grecia, persino nella stessa Germania. La crisi del 2008, la crisi economica, ha innescato un periodo di deflazione, una crisi delle banche a lenta ma costante intensità. Pensate in Italia al debito pubblico, l’austerità, ai bassissimi investimenti in ciò di cui ha bisogno la società. Il risultato è stato la frammentazione dell’Unione Europea che ha generato xenofobia e il collasso dei processi democratici politici".
"Il vostro paese, l'Italia, - continua Varoufakis - sta pagando le conseguenze di ciò, in questo momento. Matteo Salvini non avrebbe mai avuto la possibilità di diventare l’uomo forte, il nuovo uomo forte in Italia, se non ci fosse stata questa frammentazione europea ed il completo fallimento dell’Unione europea nel creare nuove possibilità di prosperità. Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo sforzarci sia a livello di elezioni europee sia di parlamenti nazionali per implementare delle politiche ragionevoli, sensate, che modifichino la situazione".
Varoufakis torna anche sulle recenti parole di Claude Juncker. "L’austerità in Grecia è stata troppo avventata" ha detto il presidente della Commissione Europea. Ecco la risposta dell’ex ministro dell’economia di Atene. “Juncker sta finendo il suo mandato, sta uscendo dalla storia, come tanti ipocriti politici burocrati ha fatto un sacco di danni all’Europa. Se pensate alle parole che ha pronunciato riguardo alla Grecia, e a cui fate riferimento, noterete che nella stessa frase sta chiedendo scusa alla Grecia ma al contempo dice che non aveva altra possibilità di agire diversamente. E’ un pò come quello che dice George Orwell in 1984 a riguardo della distopìa. La stessa frase contiene due significati contraddittori. Questo è un esempio del tipo di linguaggio e comportamento politico che sta allontanando le persone dalle istituzioni europee. E’ per questo che dobbiamo riportarle indietro e metterle al servizio della democrazia europea”.