usato in 107 paesi

Vaticano, la gendarmeria ha già in dotazione i taser

Ha preceduto il ministro degli Interni che ha detto di voler avviare la sperimentazione con la pistola elettrica per le forze dell'ordine italiane

18 Giu 2018 - 16:52
 © dal-web

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Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha annunciato che intende dare il via alla sperimentazione dei taser per le forze dell’ordine, già nelle prossime settimane. Lo stato del Vaticano l’ha preceduto. La pistola elettrica è in dotazione a diversi agenti della gendarmeria già da alcuni giorni. In tutto sono 107 i Paesi del mondo nei quali viene utilizzata quest’arma, al posto delle classiche da fuoco. La convinzione è che sia uno strumento meno offensivo. In realtà ci sono state delle vittime.

Il taser in Vaticano La pistola elettrica serve a immobilizzare la persona, con una scarica ad alto voltaggio. In questo modo, chi è colpito resta inoffensivo per qualche secondo e gli agenti possono intervenire ed eventualmente procedere all’arresto. L’obiettivo è ridurre i rischi per l’incolumità di fermati e agenti. Il ministro Salvini aveva annunciato di volerlo dare in dotazione a polizia e carabinieri, proprio dopo che a Genova un ventenne sudamericano era morto perché un agente gli aveva sparato durante un Tso. Ma in Vaticano si sono già adeguati: da qualche giorno sono diversi gli agenti della gendarmeria dotati di pistola elettrica.

Usato in 107 Paesi Al momento sono 107 i Paesi dove gli agenti possono utilizzare il taser. Fra questi, Germania, Canada, Brasile, Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti. Si sono verificati però alcuni episodi tragici, come la morte di Dalian Atkinson, ex calciatore dell’Aston Villa, nel 2016 in Inghilterra, dopo che la polizia lo aveva bloccato con la pistola elettrica. O, a maggio 2017, un ragazzo deceduto dopo essere stato colpito 18 volte mentre si trovava sotto la doccia da agenti delle forze dell’ordine degli Stati Uniti.

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