Sfideranno il deserto e le insidie del percorso in un tour che durerà una ventina di giorni
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Due amici sono partiti da Venezia per la Dakar, una delle competizioni più leggendarie e impegnative al mondo e da sempre sinonimo di motori potenti, mezzi specializzati e team tecnici alle spalle, a bordo di una Fiat Panda 4x4 del 1980, appositamente preparata per l'esperienza. Vladimir Grigoriev, trentenne, e un suo coetaneo - che per ragioni di privacy desidera rimanere anonimo - entrambi sportivi, appassionati di viaggi avventurosi e prove estreme, hanno deciso di trasformare un'idea, nata quasi per gioco, in realtà concreta. I due sfideranno il deserto e le insidie del percorso in un tour che durerà una ventina di giorni.
"Era un nostro sogno nel cassetto partecipare alla Dakar - racconta Vladimir, imprenditore della ristorazione nella città lagunare - tuttavia, con poco budget e senza grandi sponsor, diventava un'impresa ancor più ardua. Poi abbiamo deciso di provarci ugualmente, con quello che abbiamo, e la fortuna si è messa dalla nostra parte. Da un cercatore di tartufi del centro Italia abbiamo acquistato la Panda storica e un media partner locale si è fatto avanti per sostenerci. Siccome la nostra partenza sarà da Venezia, il portale www.veniceinsiderguide.com ci supporterà economicamente in cambio del loro logo sulla Panda".
La Fiat Panda 4x4 vintage che guideranno i due amici coprendo i quasi 6000 chilometri del tragitto non è paragonabile ai bolidi da rally che normalmente affrontano la Dakar: è piccola e leggera ma allo stesso tempo ha fama di auto robusta, affidabile e indistruttibile. I due amici hanno passato mesi a lavorare sul mezzo nel loro garage a Mestre. "Abbiamo rinforzato le sospensioni, aggiunto protezioni al motore e ai filtri dell'aria per la sabbia, montato pneumatici speciali. Avremo con noi un frigo per l'acqua fresca, derrate alimentari a sufficienza e una tenda da tetto per quando dovremo fermarci a dormire lungo il tragitto", spiegano i due amici.
I due attraverseranno l'Alta Italia per raggiungere la Francia, da dove inizierà ufficialmente la loro sfida, oltrepassando lo stretto di Gibilterra. Non parteciperanno come concorrenti alla Dakar, bensì seguiranno il percorso parallelo della categoria auto dedicata agli appassionati. "Non abbiamo ambizioni di dimostrare qualcosa: vogliamo solo arrivare fino in fondo per il nostro piacere personale e per far sapere che anche con un'auto umile si possono vivere avventure entusiasmanti", dicono i due amici.
I due coetanei hanno deciso di dedicare questa avventura a una causa benefica e umanitaria a sostegno delle popolazioni che vivono nei villaggi del Senegal. "Questa è una di quelle esperienze che, da nonni, racconteremo con emozione ai nostri nipoti. La Panda non tornerà a casa, perché il nostro rientro sarà con volo aereo al termine del tour, ma se arriveremo nella capitale del Senegal con il sorriso, per noi sarà stata già quella una vittoria incredibile", conclude Vladimir.