Sale intanto il bilancio delle vittime: dall'inizio delle proteste i morti sono 36, molti i giovanissimi
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Sale a 36 morti il bilancio delle vittime nel corso delle proteste in Venezuela: fonti dell'opposizione hanno reso noto la morte di Hecder Lugo Perez, un ragazzo di 22 anni dello stato di Carabobo, e di Miguel Medina, un 20enne rimasto ferito a Maracaibo durante una manifestazione il 26 aprile. Prevista per per sabato la protesta delle donne venezuelane, che scenderanno in piazza vestite di bianco e con un fiore in mano.
"Ministro farai aprire il fuoco anche sulle donne?" - Ad annunciare l'iniziativa è stata Lilian Tintori, in prima fila nella lotta contro il chavismo e in difesa del marito, Leopoldo Lopez, uno dei leader dell'opposizione, da tre anni in un carcere di massima sicurezza. Le donne dell'antichavismo marceranno "per metterci la faccia e per il futuro dei nostri figli", ha affermato la Tintori, sfidando direttamente il potente ministro della Difesa, il generale Vladimir Padrino Lopez. "Chi è che ordina di sparare alle manifestazioni...? Padrino, questo sabato lo farai anche contro le donne?".
E il ministro ha risposto che le proteste sono da considerarsi "tra il sovversivo e l'insurrezione armata". Via twitter, la Tintori ha fatto sapere di aver incontrato il nunzio apostolico Aldo Giordano: "Gli ho raccontato che è un mese che non sappiamo niente di mio marito, insieme abbiamo pregato per il Venezuela e per le vittime della repressione".
Il corteo nelle vie del centro - Il mega-corteo confluirà verso il ministero dell'Interno, la Giustizia e la Pace (questo il nome per esteso) nel centro. Non lontano da dove, solo 15 giorni fa, una donna da sola avvolta in una bandiera venezuelana ha bloccato un blindato della Guardia nazionale: una delle tante "mujeres" venezuelane che ormai da giorni non si muovono dalle piazze.