ANCORA TENSIONE

Venezuela, Maduro chiude la frontiera con la Colombia | I militari sparano su un gruppo di indigeni: due morti

E' scontro sugli aiuti umanitari. Juan Guaidò arriva in Colombia scortato dalle forze armate e vince la "sfida dei concerti" con Maduro, che da parte sua denuncia "minacce" da parte del Paese confinante

23 Feb 2019 - 12:23
 © -afp

© -afp

Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha ordinato la chiusura parziale del confine con la Colombia. La decisione è stata presa alla vigilia della consegna di aiuti umanitari supportata dagli Stati Uniti. Venerdì i militari venezuelani hanno aperto il fuoco contro un posto di blocco di indigeni Pemon a Gran Sabana, a poca distanza dalla frontiera con il Brasile, uccidendo due persone e ferendone almeno altre 14.

Il vicepresidente venezuelano Delcy Rodriguez ha dichiarato che il governo ha disposto la chiusura temporanea di tre incroci nello Stato di Tachira, a causa delle "minacce gravi e illegali" contro la pace e la sovranità del Venezuela da parte del governo della Colombia. L'area di confine è dove i sostenitori del leader dell'opposizione Juan Guaidò stanno cercando di consegnare diverse tonnellate di cibo e forniture mediche trasportate in aereo in Colombia negli ultimi giorni dall'amministrazione di Trump.

"Come siamo arrivati qui in Colombia? Quando hanno vietato lo spazio aereo, proibito ogni tipo di navigazione, ostacolato le strade, perfino sparato contro i deputati che andavano in convoglio verso la frontiera: noi siamo qui precisamente perché le forze armate venezuelane hanno partecipato anch'esse in questo processo", ha affermato Guaidò a margine di una visita a uno dei depositi dove è raccolta l'assistenza umanitaria internazionale per il Venezuela. Durante una conferenza stampa comune insieme a Duque e Pinera, il presidente autoproclamato si è presentato come "rappresentante legittimo del popolo venezuelano", venuto "non per chiedere un'elemosina, come dicono alcuni", bensì per "cercare di risolvere una crisi che non siamo stati noi a creare, ma che dobbiamo comunque affrontare".

Intanto Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri del governo, ha riferito che le forze armate del suo Paese lo hanno aiutato ad attraversare la frontiera con la Colombia. Qui si è riunito con il presidente colombiano Ivan Duque e i suoi omologhi di Cile, Sebastian Pinera, e Paraguay, Mario Abdo. In quanto all'annunciato ingresso degli aiuti, Guaidò ha detto che "l'intera società si è mobilitata" per andare a prelevare cibo e medicine oltre il confine e "oltre un milione di persone si sono iscritte per partecipare in questa grande impresa".

Spari contro gli indigeni - Venerdì un gruppo di militari venezuelani ha aperto il fuoco contro un posto di blocco di indigeni Pemon a Gran Sabana, a poca distanza dalla frontiera con il Brasile, uccidendo una donna e ferendo almeno 12 persone. Lo hanno reso noto dirigenti locali e deputati dell'opposizione.

Trump: "Maduro non resterà impunito" - Sulla situazione in Venezuela è intervenuto anche il presidente americano Donald Trump: "Vergognose violazioni dei diritti umani da parte di Maduro e coloro che stanno eseguendo i suoi ordini non resteranno impunite". L'avviso della Casa Bianca all'indomani dell'uccisione di due indigeni arriva assieme a un'esortazione alle forze armate venezuelane per permettere l'ingresso di aiuti umanitari nel Paese.

Guaidò vince la sfida dei concerti - Juan Guaidò ha trionfato nel "duello dei concerti" con il governo di Nicolas Maduro, anche grazie alla sua apparizione a sorpresa sul palcoscenico del "Venezuela Aid Live" di Richard Branson a Cucuta, in territorio colombiano. Resta però da vedere se il presidente autoproclamato riuscirà ad imporsi anche nella ben più delicata sfida che riguarda l'operazione di ingresso degli aiuti umanitari internazionali in Venezuela. Il presidente del Parlamento di Caracas è comparso ai piedi del palcoscenico eretto sul versante colombiano del ponte di Las Tienditas, in compagnia dei presidenti di Colombia, Ivan Duque: Paraguay, Mario Abdo Benitez e Cile, Sebastian Pinera.

Il contrasto con il concerto "Hands Off Venezuela", organizzato dal governo di Maduro sull'altro versante dello stesso ponte, è stato più che evidente: gli spettatori erano appena qualche migliaio, e gli artisti ben meno noti. Il più famoso è stato Omar Acedo, un cantante di merengue conosciuto per la sua militanza politica chavista. Il successo simbolico della musica, però, potrebbe non corrispondere al successo dell'operazione organizzata da Guaidò per portare nel Paese gli aiuti depositati non solo a Cucuta ma anche a Pacaraima, sulla frontiera brasiliana.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri