Il Capo dello Stato venezuelano ha annunciato che l'Assemblea Costituente promossa dal suo governo continuerà a lavorare "per due anni, fino all'agosto del 2019"
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Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha affermato che vuole avere un incontro con Donald Trump quando viaggerà a New York per l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Vuole parlare della situazione in Venezuela? Beh, eccomi qui", ha sottolineato in un discorso tenuto a Caracas davanti all'Assemblea Costituente. Quest'ultima, ha poi annunciato Maduro, continuerà a lavorare "per due anni, fino all'agosto del 2019".
"Spero che la Casa Bianca cambi atteggiamento nei confronti del mio governo", ha affermato ancora Maduro, assicurando che il recente attacco lanciato contro una base militare a Paramacay "è stato organizzato in territorio americano e finanziato con dollari americani".
Trump aveva imposto sanzioni contro Maduro, accusandolo di aver minato la democrazia in Venezuela. Di pronta risposta il Capo dello Stato venezuelano ha dichiarato che porterà tali sanzioni in un tribunale statunitense.
Di fronte alla Costituente, il numero uno del governo di Caracas ha poi chiesto alla Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (Celac) di "convocare un vertice di emergenza di Capi di Stato della regione per restituirci il rispetto che ci è dovuto". Intanto l'opposizione venezuelana continua a protestare e ha accusato il governo di perseguitare i suoi membri, dopo la condanna di un sindaco a 15 mesi di prigione.