I sostenitori di Maduro celebrano il ventennale della rivoluzione chavista, quelli di Guaidò chiedono la convocazione delle elezioni
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Nel giorno in cui il governo del presidente Nicolas Maduro celebra il ventennale della "rivoluzione bolivariana" di Hugo Chavez, in Venezuela scenderà in piazza anche l'opposizione. I sostenitori dell'autoproclamato presidente Juan Guaidò chiedono infatti la convocazione di nuove elezioni politiche e presidenziali. A Caracas sono così previste, alla stessa ora, due distinte manifestazioni per obiettivi opposti.
Guaidò ha chiesto di "scendere in strada in tutto il Venezuela e nel mondo con un obbiettivo chiaro: sostenere l'ultimatum dei Paesi membri dell'Unione Europea", che scade domenica. La richiesta, fissata da alcuni Paesi Ue (ma non dall'Italia, che chiede elezioni ma non intende riconoscere "un soggetto non votato") è quella di convocare nuove elezioni per evitare il riconoscimento di Guaidò. E se Maduro si è detto disposto ad anticipare la data delle elezioni politiche (il cui ultimo esito aveva dato all'opposizione il controllo dell'Assemblea Nazionale, poi di fatto esautorata), non cede sulla convocazione del voto presidenziale.