Settimana corta feriale ad aprile e maggio nel Paese sudamericano per decisione del presidente Maduro. Ma è questa la soluzione per far ripartire l'economia?
Chiuso per blackout. Si leggerà sulle porte sbarrate di uffici, negozi e scuole ogni venerdì di aprile e maggio. Sembra un paradosso ma è la soluzione risparmia-energia disposta da uno dei Paesi che è tra i maggiori produttori di petrolio, il Venezuela. La decisione è stata comunicata alla popolazione dal presidente Maduro: la settimana lavorativa sarà di quattro giorni. Le opposizioni alzano gli scudi e si preparano alla scontro: "Questa misura non aiuta l'economia".
E' vero che il Venezuela è il quinto esportatore al mondo di petrolio, ma in sé vive una profonda crisi energetica. Il fabbisogno interno, infatti, è al 60% dipendente dall'energia idroelettrica, la produzione della quale scarseggia a causa della lunga siccità e degli scarsi investimenti.
Allora la soluzione governativa opportuna è sembrata quella di mettere in ferie forzate i lavoratori di venerdì "per avere week end lunghi", lusinga il presidente i suoi.
"Per Maduro il modo migliore per risolvere la crisi è ridurre la produttività del Paese, già in recessione", è la dura risposta dell'opposizione.