Esplode la polemica in Israele, e non solo, dopo le parole di Ayoub Kara che ha definito il terremoto una "punizione divina"
Polemiche in Israele per le parole del viceministro israeliano della Cooperazione regionale Ayoub Kara (Likud), secondo cui "il terremoto in Italia è avvenuto" per punizione divina per l'astensione italiana all'Unesco nel voto sulla Città Vecchia di Gerusalemme. Kara mercoledì era in missione in Vaticano quando c'è stata una delle scosse del terremoto che ha colpito il Centro Italia. Immediate le scuse all'Italia da parte delle autorità israeliane.
La frase che ha scatenato le polemiche - "Passare attraverso un terremoto non è stata la più piacevole delle esperienze, ma - ha detto Kara - abbiamo avuto fiducia che la Santa Sede ci avrebbe tenuto al riparo. Sono certo che il terremoto - ha aggiunto - sia avvenuto a causa della decisione Unesco che il Papa ha fortemente disapprovato. Ha anche detto che la Terrasanta è legata alla Nazione di Israele".
Le scuse di Israele all'Italia - "Condanniamo le parole del viceministro Ayoub Kara. Sono inappropriate e non dovevano essere pronunciate. Il viceministro si è scusato per questo e ci associamo a queste scuse". Così il portavoce del ministero degli Affari esteri israeliano Emmanuel Nahshon, durante lo shabbat. Il premier Benyamin Netanyahu affronterà l'argomento direttamente con Kara al più presto possibile.
"Parole viceministro non rappresentano posizione del nostro Paese" - Quelle parole - ha spiegato ancora Nahshon - "non riflettono la forza delle relazioni tra Israele e l'Italia, così come quelle tra le nazioni e i governi dei due Paesi". Già venerdì sera - dopo numerose dichiarazioni di condanna da parte di esponenti politici italiani - fonti dell'ambasciata israeliana a Roma avevano attaccato l'intervento di Kara.