Violava le regole d'abbigliamento della sharia, arrestata una mascotte a Riyadh
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Il pupazzo raffigurava una donna con abito lungo blu e camicia bianca e con un nastro tra i capelli. Sotto la maschera un uomo, accusato di atteggiamenti inadeguati con il partner-pupazzo maschile
Violava la sharia ed è stata arrestata dalla polizia dell'Arabia Saudita. A finire nei guai una mascotte, un pupazzo femminile con cui si stava promuovendo l'apertura di un negozio di dolci nella capitale Riyadh. Il pupazzo non rispettava le regole di abbigliamento della legge Islamica sulle donne. E, quel che è peggio, sotto la maschera c'era un uomo.
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Quest'ultimo non si sarebbe comportato in maniera adeguata con la mascotte maschio che lo accompagnava. L'operazione è stata eseguita dalla polizia che si occupa di promuovere e tutelare i costumi legati al rispetto e alla pratica della religione islamica. La mascotte, in abito lungo blu e maglietta bianca, con un nastro tra i capelli, era dunque in realtà un uomo.
Sembra che l'operazione sia stata eseguita in seguito a diverse segnalazioni arrivate a proposito di comportamenti inaccettabili tra le due mascotte, maschio e femmina, che stavano promuovendo l'apertura del punto vendita, il Sanabil Al Shalam shop. Ecco dunque spiegato l'intervento dei poliziotti.