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In passato il centro di detenzione è finito al centro delle cronache per le violazioni di diritti umani e per le pessime condizioni igieniche
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In Australia è polemica per la proposta del premier Scott Morrison di spedire i 600 australiani di ritorno da Wuhan, epicentro del coronavirus cinese, sull'isola di Natale, famigerato centro di detenzione per migranti a 2.000 km dal continente. Al momento sull'isola abita soltanto una famiglia cingalese di 4 persone, ma le strutture costruite appositamente per accogliere i migranti possono ospitare fino a 1.000 persone.
In passato il centro di detenzione di Christmas Island (isola di Natale, appunto) è finito al centro della cronache per presunte violazioni di diritti umani e per le pessime condizioni igieniche. Gruppi di difesa dei diritti umani hanno frequentemente sollevato preoccupazioni per la struttura. Le misure sull'immigrazione dell'Australia, infatti, sono tra le più restrittive al mondo.