Gli impulsi radio provengono da una galassia distante un miliardo di anni luce. Gli scienziati dicono: "Potrebbe esserci qualcosa là fuori"
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Brevi impulsi radio, durati pochi millesimi di secondi sono stati sufficienti per alimentare le speranze di una vita extra-terrestre. “Questi segnali anomali ci suggeriscono che può esserci qualcosa là fuori” ha dichiarato Ingrid Stairs, astrofisica della British Columbia University. Infatti, è solo la seconda volta nella storia dell’astronomia, che segnali simili vengono intercettati. Gli impulsi, registrati dal nuovo telescopo canadese Chime, provengono da una galassia distante un miliardo di anni luce.
Segnali di questo tipo, chiamati Fast radio burst, sono molto inusuali. Sono infatti emissioni o flash radio che spesso arrivano dal remoto universo e che si pensa possano essere causati da eventi violentissimi come i buchi neri. Nel corso di decine di anni ne sono stati intercettati pochissimi, mentre il nuovo telescopio Chime, in funzione dallo scorso anno, ne ha già registrati tredici.
Gli astronomi ancora non sono riusciti a precisare l’esatta natura e origine degli impulsi. “Con maggiori ripetitori e con l’evolversi degli studi potremmo essere in grado di risolvere questi enigmi del cosmo” aggiunge l’astrofisica Stairs.
Ma prima di parlare di vita extraterrestre gli scienziati ci tengono a precisare che i segnali potrebbero provenire anche da una stella di neutroni, una delle ipotesi più accreditate per ora.