Il quotidiano britannico "incoronando" il presidente ucraino lo ha definito "un Churchill dell'era social"
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Il Financial Times ha incoronato Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, Persona dell'anno, sottolineando che "rappresenta la resilienza del suo popolo ed è diventato un portabandiera della democrazia liberale". "Considerato da molti ucraini, prima dell'invasione di febbraio, una specie di barzelletta, un dilettante che faticava ad affrontare la sfida di un'alta carica, il 44enne Zelensky si è guadagnato un posto nella storia per la sua straordinaria dimostrazione di leadership e forza d'animo", scrive la testata definendo il leader un "Churchill dell'era social".
Volodymyr Zelensky un Churchill dell'era social - Secondo il Financial Times merita l'appellativo Persona dell'anno, "proprio perché come Winston Churchill che si rivolse alla radio per radunare il suo Paese", Zelensky "ha usato i social media per fare una campagna incessante per ottenere il sostegno militare e finanziario dell'Occidente, trasformando la condizione del suo popolo in una leva morale sui leader europei e statunitensi. Ha convinto gli europei a sostenere gli enormi costi della resistenza a Putin e a offrire a Kiev un percorso di adesione all'Ue".
L'intervista e la voglia di normalità - In un'intervista al quotidiano britannico, Volodymyr Zelensky ha ricordato i primi giorni dell'invasione affermando di non essere veramente coraggioso: "Sono più responsabile che coraggioso... odio deludere le persone". Il presidente ucraino ha poi auspicato il ritorno a una vita normale: "Voglio solo catturare una carpa nel fiume Dnipro".
Attaccata la città natale di Volodymyr Zelensky - Una normalità che non sembra essere vicina. Proprio la notte scorsa una persona è rimasta uccisa e altre tre ferite in un attacco missilistico sferrato da Mosca su Kryvyi Rih, città natale di Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. Secondo quanto riferito da Reznichenko, le forze russe hanno attaccato anche il distretto di Nikopol e la comunità di Marhanets, senza provocare feriti o vittime.