Il corpo del 27enne brianzolo è stato trascinato via dalla corrente dell'Oceano Pacifico e non è stato ancora trovato. Con lui c'era una volontaria statunitense 19enne che è stata salvata
Tragedia in Costa Rica per un 27 italiano, Marco Penza, travolto dalle onde e trascinato via dalla corrente dell'Oceano Pacifico. Il giovane è annegato mentre realizzava il suo sogno: si trovava nel Paese, infatti, per svolgere l'attività di volontariato e salvaguardare le tartarughe marine. Stava nuotando insieme a un'altra volontaria quando la corrente li ha trascinati. Lei è stata salvata da altri colleghi, lui è scomparso inghiottito dal mare. E ancora oggi la sua salma non è stata trovata.
Raccolta fondi per aiutare la famiglia nelle spese Il padre e il fratello sono partiti per l'America centrale mentre gli amici hanno organizzato una raccolta fondi sulla piattaforma Go Fund Me per le spese delle ricerche e per portare la salma in Italia, a Limbiate, in Brianza, dove vive la sua famiglia. "Amava viaggiare ed era una persona molto attiva. Amava l'arrampicata e passare il suo tempo libero all'aperto, in mezzo alla natura" hanno scritto raccontando del suo impegno per le tartarughe e facendo un appello "ad aiutare perché Marco possa volare a casa per la sepoltura che merita. Era qui per rendere il mondo un posto migliore".
L'annuncio del sindaco di Limbiate Limbiate è la cittadina in cui è cresciuto e dove è sepolto Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso a febbraio in un agguato nella Repubblica democratica del Congo durante una missione umanitaria. E proprio dopo aver partecipato all'intitolazione della palestra del liceo Majorana di Desio ad Attanasio, il sindaco di Limbiate Antonio Romeo ha spiegato di non avere notizie di Marco. "Ho parlato con alcuni amici - ha detto - .Sappiamo solo che il papà e il fratello sono partiti per il Costa Rica".
La testimonianza della volontaria statunitense tratta in salvo "Marco e io stavamo nuotando e siamo stati risucchiati dalla corrente. Le onde erano bruttissime e io sono stata salvata ma Marco non c'era più", ha riferito Nylah, diciannovenne statunitense che da settembre si trova a Quepos, sulle coste dell'oceano Pacifico come volontaria per la salvaguardia delle tartarughe. "I volontari hanno cercato di trovarlo ma non ci siamo riusciti. Sono arrivati polizia, ambulanze e la guardia costiera e da allora le ricerche vanno avanti", ha aggiunto. "Non lo hanno ancora trovato". Nylah ha scritto anche sui social della tragedia: "Marco e io siamo stati spazzati via dall'oceano. Io sono stata salvata ma Marco non ce l'ha fatta": "Era sempre pronto a un avventura e mi piaceva parlare con lui". "Stiamo facendo questo - ha spiegato allegando il link alla raccolta fondi su Go Fund Me - per aiutarlo a tornare a casa".