Voto Egitto, sale a 10 il numero dei morti
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Sangue nel giorno del referendum sulla Costituzione. Vittime tra i dimostranti pro-Morsi. I militari hanno l'ordine di sparare contro chi tenta di aggredire gli elettori
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Salgono a dieci i morti tra i dimostranti pro-Morsi nel giorno del referendum sulla Costituzione egiziana. Sei dimostranti sono stati uccisi a Sohag, un'altra vittima si registra a Beni Suef e tre a Giza. Il ministero dell'Interno ha dislocato le forze di intervento rapido in tutti i governatorati per garantire la sicurezza del voto: i militari hanno l'ordine di sparare contro chiunque tenti di aggredire gli elettori. Almeno 46 gli arrestati.
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Premier: "Votare un dovere nazionale" - "Votare è un dovere nazionale": così il premier del governo ad interim, Hazem el-Beblawi, citato dall'agenzia ufficiale Mena, esprimendo ottimismo sull'esito del referendum costituzionale. Sono chiamati al voto oltre 53 milioni di elettori. Il testo oggetto del referendum è stato emendato da una commissione di 50 rappresentanti, dopo il "congelamento" della Costituzione approvata nel 2012, ispirata dai Fratelli musulmani, ora banditi come organizzazione terroristica.
Affluenza senza precedenti al Sud - Intanto testimoni riferiscono di una "affluenza senza precedenti" nell'Alto Egitto, soprattutto da parte della comunità copta, nonostante le minacce rimbalzate su Facebook, attraverso il quale militanti fondamentalisti hanno evocato "rappresaglie".
Arrestati diversi reporter Al Jazeera - Le forze di sicurezza egiziane hanno "arrestato diversi reporter di Al Jazeera" a Giza, la megalopoli de Il Cairo, "mentre seguivano il voto per il referendum". Lo afferma il governativo al Ahram. Sempre a Giza, un seggio è stato chiuso dopo gli scontri tra polizia e dimostranti pro-Morsi. Gli agenti hanno sparato lacrimogeni per disperdere la folla.
Anche Mubarak vuole votare - "Hosni Mubarak vuole votare per il referendum sulla Costituzione, e vuole votare sì": lo ha detto Fareeb el Dib, l'avvocato dell'ex rais. Mubarak, ricoverato nell'ospedale militare del Cairo dopo la sua liberazione, "ha chiesto uno speciale permesso ai giudici", ha aggiunto l'avvocato.