Dopo l'attacco hacker e le email scansionate dagli 007 Usa, un nuovo caso. E l'acquirente Verizon annuncia: "Adesso uno sconto"
Ancora bufera su Yahoo!. Stavolta il caso riguarda l'accusa, mossa all'amministratore delegato Marissa Mayer, di discriminare i dipendenti maschi del gruppo, arrivando in certi casi fino al licenziamento arbitrario. La polemica nasce dalla denuncia di un ex manager del motore di ricerca, allontanato dalla Mayer nel 2015, dopo tre anni e mezzo di servizio. La causa pende ora di fronte al tribunale di San José, in California.
Il gruppo Verizon, che sta trattando l'acquisto di Yahoo, ha intanto chiesto uno sconto pari a 1 miliardo di dollari. Un misura dovuta, secondo il compratore, al ritardo con cui è stato scoperto l'attacco hacker del 2014, che ha coinvolto 500 milioni di account.
L'idea di una riduzione del prezzo di vendita sembra non andare a genio a Yahoo che, stando ai media americani, oppone resistenza, rivendicando le clausole firmate nel luglio 2016. Lo sviluppo definitivo si avrà, probabilmente, alla fine del mese di ottobre, dopo la riunione del consiglio di amministrazione di Yahoo.